’Laccio’ di luce tra l’arte e il mondo. Il trionfo di prof e studentessa

Una 22enne si aggiudica la ’Targa giovani’ del Compasso d’Oro con un progetto di un docente forlivese

’Laccio’ di luce tra l’arte e il mondo. Il trionfo di prof e studentessa

’Laccio’ di luce tra l’arte e il mondo. Il trionfo di prof e studentessa

Ha curato il progetto che ha recentemente fruttato, alla 22enne bolognese Irene Ferrari – studentessa di Design del prodotto all’Accademia di belle arti di Bologna – l’ambita ‘Targa giovani’ del Compasso d’Oro, il premio di disegno industriale più antico al mondo ideato nel 1954 da Gio Ponti.

Il forlivese Andrea Mandalari, architetto, artista e docente di design sia al liceo artistico di Forlì, sia nelle tre accademie di Belle arti dell’Emilia Romagna (Bologna, Ravenna e Rimini), ha curato il progetto nell’ambito del suo insegnamento in Illuminotecnica, la disciplina che si occupa dell’illuminazione di spazi e ambienti interni ed esterni. "È la prima volta – dichiara il prof con orgoglio – che il riconoscimento coinvolge un’Accademia di belle arti e viene conferito a un giovane designer di area emiliano-romagnola".

Il progetto vincitore è intitolato ‘Laccio’. "Con i suoi 7 metri di lunghezza e 8 centimetri di larghezza, ‘Laccio’ – spiega il docente – si arrotola e si trasporta comodamente nello zaino. Tra le sue peculiarità, offre 3 metri di luce; è leggero, versatile e realizzato in cordura e strisce di luci led funzionanti con batteria ricaricabile. Le sue ‘braccia’ regolabili consentono di essere legato ad alberi, pali, o a qualsiasi aggancio si abbia a disposizione. ‘Laccio’ può essere anche indossato".

L’idea è nata per l’outdoor, per occasioni che vanno dal picnic al tramonto in campagna alle serate in barca, dai giri serali in bici fino al campeggio e all’escursionismo. "I tre metri di luce coprono più superficie in modo uniforme – concorda il prof – e ‘liberando’ la luce in due direzioni: una per illuminare lo spazio sottostante, l’altra per evidenziare la bellezza della natura". A differenza di una semplice torcia, dunque, ‘Laccio’ "crea l’atmosfera", è un’installazione artistica pensata per illuminare l’ambiente circostante, ma è anche estremamente utile: come ebbe a dire, nel 1896, il celebre architetto Louis Sullivan, "la forma segue la funzione".

Secondo il docente, in un’epoca in cui tutto viene scelto in base al proprio aspetto estetico il design industriale deve riservare ancor più attenzione al legame tra ‘forma’ e ‘funzione’: "lo ripeto sempre ai miei studenti – afferma – il significato artistico non deve mai essere scisso dall’utilità dell’oggetto". Quanto alle prospettive future per gli studenti di design in un luogo come la Romagna – e, in particolare, Forlì – Mandalari non ha dubbi: "Sul design nautico e su quello del mobile la nostra città ha ancora tanto da dire al mondo".

Maddalena De Franchis