La scoperta dell’Irst: "Mieloma, nuove cure"

Cerchione, direttore dell’Ematologia del centro di ricerca di Meldola: "Risultati senza precedenti grazie a una diversa combinazione di farmaci".

La scoperta dell’Irst: "Mieloma, nuove cure"

La scoperta dell’Irst: "Mieloma, nuove cure"

L’Irst ‘Dino Amadori’ Irccs di Meldola apre nuove vie della ricerca sul mieloma multiplo con un’innovativa combinazione di farmaci che migliora di quasi due anni la sopravvivenza libera da progressione, ovvero il tempo che trascorre dalla cura all’eventuale ripresa della malattia. Si tratta di un tumore del sangue dovuto alla crescita incontrollata delle plasmacellule, cellule del sistema immunitario responsabili della produzione degli anticorpi. I sintomi più frequenti sono il dolore osseo, localizzato e talvolta accompagnato da fratture spontanee, e l’astenia, a volte di grado severo, correlata all’anemia.

I risultati dello studio – che ha coinvolto ben 494 persone colpite dalla malattia refrattaria o recidiva – sono stati pubblicati anche sul prestigioso ‘New England Journal of Medicine’. Nello specifico i pazienti trattati con una combinazione di farmaci (belantamab mafodotin con bortezomib e desametasone) ritardano l’eventuale recidiva di 36,6 mesi (tre anni) anziché di 13,4 (poco più di un anno).

"Il nostro è un centro di riferimento in ambito oncoematologico a livello internazionale – commenta Claudio Cerchione (nella foto), dirigente medico della Divisione di Ematologia dell’Irst –. I risultati della ricerca sono senza precedenti e possono cambiare la pratica clinica in seconda linea". "Abbiamo creduto fortemente – aggiunge - nel primo anticorpo monoclonale farmaco-coniugato anti Bcma nei tumori del sangue. E l’efficacia della molecola è testimoniata dalla netta superiorità rispetto al gruppo di confronto, costituito proprio da pazienti trattati con lo standard di cura. È stata evidenziata una sopravvivenza libera da progressione mediana di quasi 2 anni più lunga, con una riduzione del 59% del rischio di progressione o morte. Non solo. Anche il profilo di tollerabilità garantisce una buona qualità di vita. Questi risultati sono senza precedenti".

Ogni anno, in Italia, sono stimati circa 5.800 nuovi casi di mieloma multiplo. "L’obiettivo che vogliamo raggiungere è la guarigione. I pazienti possono ricadere dopo la risposta in prima linea ma, alla luce dell’importante innovazione disponibile in termini diagnostici e terapeutici, la strada verso la guarigione non è più così lontana. Le immunoterapie di nuova generazione hanno cambiato le prospettive, così come la sta cambiando questa nuova tripletta di farmaci. Nel mieloma multiplo la medicina è quindi sempre più personalizzata, grazie a trattamenti privi di chemioterapia e basati sulle caratteristiche molecolari della malattia".

Oscar Bandini