PAOLA MAUTI
Cronaca

La rassegna del cinema africano per conoscere e insegnare tra cortometraggi e documentari

Inizia questa sera con il contributo dell’assessorato alla cultura e dell’Università.

La rassegna del cinema africano per conoscere e insegnare tra cortometraggi e documentari

La rassegna del cinema africano per conoscere e insegnare tra cortometraggi e documentari

Prende avvio stasera alle 21, presso la Sala San Luigi, in via Luigi Nanni, 14, la ventiseiesima edizione della rassegna dedicata al cinema africano. Quattro appuntamenti che, tra documentari e cortometraggi, mostrano diversi aspetti della realtà africana, anche allo scopo di contribuire ad una maggiore comprensione delle dinamiche culturali e politiche esistenti tra il mondo occidentale e l’Africa, nonché tentare di fornire chiavi di lettura riguardo al fenomeno migratorio. Temi complessi affrontati con lo strumento cinematografico, che, nella sua immediatezza, è forse la forma artistica in grado di raggiungere meglio le sensibilità di pubblici diversi e di rendere di più facile lettura i fenomeni culturali e politici che riguardano quell’area del mondo.

Con il contributo dell’assessorato alla Cultura e dell’Università del comune di Forlì, la rassegna è promossa dall’associazione di volontariato laico ’Lvia Forlì nel mondo’, che ne è la curatrice fin dalla prima edizione del 1988 e dal Servizio Migrantes-Diocesi di Forlì-Bertinoro. Partner dell’iniziativa il Coe (Centro Orientamento Educativo), il Festival del cinema africano di Verona e Coop Equamente. Con le tre parole chiave ’conoscere, educare e approfondire’, che, nell’intenzione degli organizzatori, costituiscono le linee portanti del progetto, vengono proposte pellicole realizzate da cineasti africani, che sarebbero altrimenti sconosciuti al pubblico italiano e che arricchiscono con le loro opere il patrimonio culturale della nostra città. Il dibattito previsto al termine delle proiezioni ha lo scopo di approfondire aspetti tecnici relativi alla proiezione e, soprattutto, a partire dai temi trattati nel filmato, di riflettere sugli stereotipi che sono alla base delle discriminazioni e delle paure difronte al ’nuovo arrivato’.

Dunque, la rassegna si inaugura stasera, con la presentazione dell’iniziativa e la proiezione del documentario ’The well. Voci d’acqua dall’Etiopia’ di Paolo Barbieri e Riccardo Russo. Il tema trattato è quello della siccità, che devasta periodicamente diverse regioni del continente africano. La proiezione sarà presentata e commentata da Tommaso Mazzotti di Fridays For Future Italia. Giovedì 16 il programma prevede la proiezione di Abdelinho di Hicham Ayouch (Marocco, 2022), una commedia centrata sulla vita del giovane Abdel in un paesino del Marocco. Giovedì 23 la serata verterà sul tema delle radici identitarie e delle tradizioni, con la proiezione di quattro cortometraggi: ’A.O.C. (Appellation d’origine contrôlée)’ di Samy Sidali (Francia, Marocco, 2021); ’Sur la tombe de mon père’ di Jawahine Zentar (Francia, Marocco, 2022); ’Mama Bobo’ di Robin Andelfinger e Ibrahima Seydi (Senegal, Francia, 2017) e, infine, ’Kanyekanye’ di Miklas Manneke (Sudafrica, 2013). L’ultima serata, giovedì 30, è dedicata alle registe africane con la proiezione di ’I’m not a witch’, di Rungano Nyoni (GB, Francia, Germania, Zambia, Ghana). Tranne la prima serata, che è ad ingresso libero, per le successive è previsto un biglietto di 5 euro. La rassegna sarà replicata anche presso il cinema Lantieri di Cuneo, città dove ha sede l’Associazione Lvia.

Una novità di quest’anno è la collaborazione con il ristorante africano ’Akwaba’, in via del Portonaccio 2, presso il quale, mercoledì 6 dicembre, è prevista una cena a base di piatti della tradizione culinaria dell’Africa occidentale. (info e prenotazione obbligatoria al 338.2132076 e nelle serate di proiezione).