REDAZIONE FORLÌ

"La Provincia aspetta più fondi"

Il consiglio provinciale, con parere favorevole dell’assemblea dei sindaci, ha approvato il bilancio di previsione 2025-2027 dell’ente, che ammonta a...

Il consiglio provinciale, con parere favorevole dell’assemblea dei sindaci, ha approvato il bilancio di previsione 2025-2027 dell’ente, che ammonta a 132,7 milioni di euro per l’esercizio 2025. come già illustrato una decina di gironi fa all’atto della presentazione del documento, le entrate tributarie ammontano a complessivi 32,3 milioni. Dallo Stato vengono trasferiti 21 milioni di euro per il funzionamento dell’ente, ma nel 2025 la Provincia dovrà versare allo stesso Stato 24,5 milioni per il contributo obbligatorio al risanamento della finanza pubblica.

Le entrate in conto capitale ammontano a complessivi 54,1 milioni (di cui 50,6 milioni di euro sono contributi agli investimenti finalizzati alla realizzazione di opere pubbliche e 3,5 milioni di euro di proventi da alienazioni). Le spese correnti sono previste in quasi 52,6 milioni di euro: la più consistente quella per acquisto di beni e servizi di 14 milioni di euro, poi la spesa per il personale di circa 8,4 milioni di euro, a seguire le manutenzioni stradali straordinarie per 4 milioni e 2 milioni di euro per le manutenzioni ordinarie degli edifici scolastici. Le spese per investimenti ammontano a 67,5 milioni di euro per strade, scuole superiori e interventi legati alla ricostruzione post-alluvione.

"Il bilancio della Provincia prevede un piano degli investimenti straordinario determinato dai fondi per la ricostruzione, sulla quale saremo impegnati, con questa tranche di finanziamenti, fino al 2026 secondo i tempi determinati dal Pnrr – commenta il presidente Enzo Lattuca –. La nostra provincia è stata la più colpita dalle frane, il danno complessivo è stimato solo sulle strade provinciali in 300 milioni di euro. Questo finanziamento, attraverso il quale interverremo su 23 strade intervallive, è importante, ma non risolutivo del danno; siamo in attesa dell’approvazione dei piani speciali e della relativa copertura finanziaria, che a quanto pare non è prevista nella legge di bilancio in discussione in parlamento".

Matteo Bondi