REDAZIONE FORLÌ

La proposta della Regione: "Si raddoppino gli aiuti"

La presidente Irene Priolo ha proposto di portare a 10mila euro il contributo di sostegno immediato per chi ha subito due volte l’alluvione.

La presidente Irene Priolo ha proposto di portare a 10mila euro il contributo di sostegno immediato per chi ha subito due volte l’alluvione.

La presidente Irene Priolo ha proposto di portare a 10mila euro il contributo di sostegno immediato per chi ha subito due volte l’alluvione.

Dalla presidente pro tempore della Regione e commissaria all’emergenza dell’alluvione del 18 e 19 settmebre, Irene Priolo, arriva la proposta, già inviata al Dipartimento nazionale di Protezione Civile, di innalzare a 10.000 euro il Contributo di Immediato Sostegno (Cis) per le famiglie che siano state colpite dai due eventi alluvionali: maggio 2023 e settembre 2024.

"Una proposta condivisa con i territori più colpiti – spiega la presidente stessa –, un aiuto necessario per chi ha subito due volte i danni del maltempo e non ha risorse sufficienti per far fronte alle immediate spese di ripristino". Il Cis era stato istituito lo scorso anno in accordo tra il Dipartimento e la Regione per far fronte nell’immediatezza dell’evento alle prime spese delle famiglie colpite e ammontava a 5.000 euro. Nella proposta vi è, appunto, il raddoppio, mentre, per le famiglie che hanno subito danni solo dall’ultimo evento, si resterebbe sulla cifra di 5.000 euro. La richiesta è giustificata dal fatto che "a seguito del secondo evento del 2024 – precisa Priolo –, molti nuclei, che con importanti sforzi personali erano riusciti a rientrare nelle proprie abitazioni, rischiano di non essere più nelle condizioni di rifinanziare i loro interventi di ripristino a parità di contributo di immediato sostegno, rendendo difficile l’obiettivo di fornire loro un effettivo sostegno per il ritorno alle normali condizioni di vita". Lo scorso anno la procedura, inedita, aveva permesso di erogare 106 milioni di euro a quasi 24.000 famiglie.

Nella giornata di ieri, dopo il parere favorevole del Dipartimento di Protezione Civile, è anche stato dato il via libera al Piano di interventi di somma urgenza e all’attivazione dei Cas (Contributi di Autonoma Sistemazione) per i nuclei familiari sfollati. I contributi riconosciuti, che ammontano complessivamente a 3 milioni, vanno da un minimo di 400 a 900 euro mensili, in base al numero di componenti del nucleo familiare, con maggiorazioni in caso di presenza di anziani e disabili. La cifra complessiva del Piano approvato è di 20 milioni: oltre ai 3 previsti per i Cas e ai 14,5 per gli interventi urgenti, 900mila euro sono per garantire l’operatività delle funzioni di coordinamento della gestione emergenziale, 1 milione e 410mila euro per il riconoscimento degli oneri riferiti alle prestazioni di lavoro straordinario e 190mila euro coprono i rimborsi per l’impiego del volontariato di Protezione civile, come previsto dalla normativa.

Matteo Bondi