La giornata contro la violenza sulle donne non si esaurisce il 25 novembre: ogni giorno è quello giusto per evidenziare i dati di quella che è una piaga la cui risoluzione sembra essere ancora molto lontana. Il Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica sicurezza ha elaborato i dati relativi agli omicidi volontari e ai cosiddetti reati ‘spia’ (ovvero quelli che risultano essere indicativi di una condizione più grave o che rischia di diventarlo con l’andare del tempo, se non si interviene tempestivamente).
Per ciascun anno, di fianco alla voce dei reati commessi è riportata anche la percentuale di incidenza sulle vittime di sesso femminile; un numero che vede inequivocabilmente una schiacciante maggioranza di vittime donne, a riprova del fatto che ci troviamo di fronte a una vera e propria emergenza di genere. I dati sono elaborati dal Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale Polizia Criminale, ufficio interforze del Dipartimento della Polizia di Stato, che ha predisposto il documento di analisi ’Il punto - Il pregiudizio e la violenza contro le donne’.
Una premessa: i numeri riguardano i casi denunciati o emersi tramite chiamata diretta alle forze dell’ordine, quindi un incremento può essere visto anche in maniera positiva, dato che l’obiettivo, grazie anche a una capillare sensibilizzazione sul tema, è quello di invitare sempre più donne a far venire alla luce ogni molestia e azione violenta che le danneggi, senza tacerle come spesso è accaduto in passato. Analizziamo i numeri partendo dalla prima voce, ‘atti persecutori’: parliamo essenzialmente di stalking. Nel 2021 sono stati 108 (nel 70% dei casi la vittima era una donna), nel 2022 scendiamo a 88 (79% verso donne), mentre nel 2023 risaliamo a 93 (71% verso donne). Per fare un parallelismo tra il 2023 e il 2024 si è scelto di analizzare i periodi tra gennaio e giugno: nei primi sei mesi del 2023 i reati di stalking sono stati 48, 10 in più nello stesso arco temporale del 2024.
La seconda voce è ‘maltrattamenti contro familiari o conviventi’. Nel 2021 sono stati in tutto 139 (82% ai danni di donne), sulla stessa linea il 2022 con 133 casi (80% verso donne), mentre nel 2023 si torna a 139 (73% verso donne). Nei primi sei mesi del 2023 i maltrattamenti sono stati 80, 88 nello stesso periodo del 2024.
L’ultimo punto riguarda le violenze sessuali. Nel 2021 sono state 46 (91% verso donne), nel 2022 61 (97% verso donne) e nel 2023 sono 67 (93% verso donne). Il primo semestre del 2023 ha visto 34 casi, contro i 20 dello stesso periodo di quest’anno. In provincia è avvenuto anche un femminicidio, nel 2022: un fatto che, fortunatamente, non si è ripetuto negli anni successivi.
Sofia Nardi