La musica che ascoltava il ‘Sommo Poeta. Questo sarà il filo conduttore de ‘Ballata, i vo’ che tu ritrovi Amore. La musica al tempo di Dante’ che non a caso ForlìMusica ha collocato al centro della rassegna ‘Note per Dante. Per la prima volta la musica in mostra’. Domani alle ore 19, in concomitanza con la Giornata dei Musei, il San Giacomo, al cui interno sono esposte alcune opere della mostra ‘Dante. La Visione dell’arte’, ospiterà anche il concerto dell’Ensemble Micrologus. L’ingresso è riservato ai soci ed ai sostenitori di ForliMusica, previa prenotazione. Sarà anche possibile seguire il concerto in diretta streaming iscrivendosi, gratuitamente, sul Media Center nel sito di ForlìMusica (www.forlimusica.it).
Patrizia Bovi (canto, arpa e buccina), Gabriele Russo (viella, ribeca, buccina e piffero), Goffredo Degli Esposti (flauto diritto, doppio flauto, cornamusa e cennamella) Peppe Frana (liuto e chitarrino) ed Enea Sorini (canto e percussioni) daranno un esempio del modo in cui, attraverso figure come quella di Dante, sia possibile giungere ad ipotesi verosimili sulla prassi esecutiva medievale. Inoltre la varietà della produzione del poeta fiorentino ha permesso all’Ensemble Micrologus di mettere a punto un programma assai vario, in cui la musica sacra si alterna a quella profana. Il titolo dell’appuntamento è quello di una ballata tratta dalla ‘Vita Nova’ e vuole indicare l’importanza che Dante attribuiva a questa forma di poesia e in generale al rapporto tra versi, musica e danza, secondo gli usi del tempo. Per descrivere l’ambiente musicale del Medio Evo il concerto proporrà un excursus che si basa soprattutto sulle citazioni che Dante fa dei più importanti trovatori del XII e XIII secolo.
Sarà una ricostruzione, articolata in varie parti dedicate alle opere del poeta fiorentino (‘Vita Nova’ e ‘Commedia’), ma anche alla spiritualità, con brani di musica sacra, e alla biografia del poeta, con particolare attenzione al periodo passato presso la corte veronese di Cangrande della Scala.
Stefania Navacchia