’La misura del dubbio’ oggi gratis per 10 lettori

Al Saffi arriva il film di Daniel Auteuil che racconta un’incredibile storia sospesa tra etica e giustizia. Resta in sala anche ’Madame Clicquot’.

’La misura del dubbio’ oggi gratis per 10 lettori

Da sinistra Grégory Gadebois e Daniel Auteuil, attore e regista

Un biglietto per il cinema in omaggio ai primi dieci lettori che, questa sera, consegneranno questa pagina alla cassa del cinema Saffi a partire dalle 20.30. In sala arriva La misura del dubbio, diretto da Daniel Auteuil. Il film vede protagonista l’avvocato Jean Monier (Daniel Auteuil), noto per essere riuscito a far assolvere un assassino recidivo, ma che, dopo questo caso eclatante, ha scelto di non accettare altri casi di giustizia penale. Quando incontra Nicolas Milik (Grégory Gadebois), un padre di famiglia accusato dell’omicidio della moglie, Jean viene toccato profondamente dalla storia dell’uomo, che fa vacillare le sue certezze. Convinto dell’innocenza del suo cliente, l’avvocato è disposto a tutto pur di fargli vincere il processo in Corte d’assise, ritrovando in questo modo il senso della sua vocazione. Tratto dalla raccolta di racconti, Au guet-apens: chroniques de la justice pénale ordinaire, scritta dall’avvocato penalista Jean-Yves Moyart, detto Maître Mô, diventato famoso sul web grazie al suo blog Petite chronique judiciaire, ordinaire et subjective.

In cartellone c’è anche Madame Clicquot, con la regia di Thomas Napper. L’azione è ambientata in Francia durante le guerre napoleoniche e racconta la vera storia di Barbe-Nicole Ponsardin (Haley Bennett), passata alla storia come ‘Grande Dama dello Champagne’. A soli vent’anni Barbe-Nicole divenne Madame Clocquot, in seguito al matrimonio con il rampollo di una famiglia di produttori di vino, François (Tom Sturridge). Nonostante il loro fosse un matrimonio combinato, tra i due è sbocciato l’amore. Peccato che François muoia prematuramente, lanciando la moglie intenta con la crescita della loro figlia, Clémentine. Da sempre Barbe-Nicole è stata affascinata dagli esperimenti vinicoli dell’eccentrico marito e, dopo la sua dipartita, decide di far avanzare le teorie raccolte del coniuge defunto. A 27 anni, ormai vedova, prova in tutti i modi a proteggere l’eredità della sua famiglia, sfidando gli uomini e lo stato, decisi a privarla di tutti i suoi vigneti. La vedova si dedica allo studio teorico della chimica del suolo, della configurazione delle viti e delle tecniche rivoluzionarie di imbottigliamento. È così che Barbe-Nicole scommette tutto sul raccolto di uva e sulla sua miscela di spumante, mentre le stagioni si alternano capricciosamente mettendo a repentaglio la qualità del suo prodotto e la concorrenza di Monsieur Moët le sta col fiato sul collo. Come se non bastasse, la vedova sfida anche il Codice napoleonico del 1804, secondo il quale era proibito alle donne gestire attività commerciali. L’unica possibilità che ha Barbe-Nicole Ponsardin è quella di riuscire nella sua difficilissima impresa o perderà definitivamente tutto.