PAOLA MAUTI
Cronaca

La maggioranza si spacca subito. Salta l’elezione del presidente

Zattini, dopo le polemiche, rinuncia a presentare il suo ex vice Mezzacapo e propone Ceredi (La Civica). La Lega, fra l’altro fresca orfana di Pompignoli, non lo appoggia e indica l’ex assessore Catalano.

La maggioranza si spacca subito. Salta l’elezione del presidente

La maggioranza si spacca subito. Salta l’elezione del presidente

Si è concluso con un nulla di fatto, per quanto riguarda l’elezione del presidente, il primo consiglio comunale della seconda giunta Zattini. Un epilogo che era nell’aria, con esponenti dell’opposizione che, al momento dell’avvio dell’assemblea, non mascheravano l’irritazione per l’andamento della trattativa riguardo all’individuazione del candidato. Per la cui elezione, peraltro, è richiesta una maggioranza qualificata, cioè i due terzi dell’assemblea, e che dunque non può avvenire se non in accordo con la minoranza.

Sfumata l’ipotesi Daniele Mezzacapo – peraltro unico assente in consiglio –, candidatura fortemente voluta dal sindaco ma osteggiata dall’opposizione e non solo, l’indicazione della maggioranza (almeno di parte di essa) è stata quella di Loris Ceredi, della Civica Forlì Cambia. Un’indicazione che, alla prova dei voti, si è rivelata tutt’altro che condivisa. La minoranza ha finito col proporre una candidatura alternativa nella persona di Giovanni Bucci. Ma, soprattutto, la Lega con l’unico consigliere presente, Albert Bentivogli, ha proposto a sua volta l’ex assessore Marco Catalano. E così, al momento delle dichiarazioni di voto Ceredi ne ha ottenuti 15 e Bucci 11, mentre Catalano ha avuto solo quello di Bentivogli; 4 gli astenuti. Nomina del presidente quindi rinviata alla prossima convocazione del consiglio, ipotizzata per martedì 16 luglio.

La seduta consigliare si è aperta con la conferma dell’elezione del sindaco e poi dei consiglieri, da parte della commissione elettorale. Il primo cittadino ha fatto il suo giuramento, cui è seguita la nomina degli assessori con l’attribuzione delle deleghe. Tutto senza scossoni e secondo quanto anticipato nei giorni scorsi: vice-sindaco e assessore Vincenzo Bongiorno, di Fratelli d’Italia, formazione che conta anche Emanuela Bassi e Luca Bartolini; per la Civica Forlì Cambia, confermata Paola Casara, la più votata in città, oltre a Kevin Bravi; confermata anche Andrea Cintorino, che detiene l’unico assessorato attribuito alla Lega; confermato Giuseppe Petetta, di Forza Italia; due sono gli assessori indicati direttamente dal sindaco, cioè Vittorio Cicognani e Angelica Sansavini.

Superata la proclamazione degli assessori, Elisa Massa, che, da consigliera anziana ricopriva il ruolo di presidente dell’assemblea, ha dato il via alle dichiarazioni di voto. E le frizioni all’interno della maggioranza si sono fatte evidenti, con Albert Bentivogli appunto a indicre, a sorpresa, Marco Catalano; Fabrizio Ragni, di Fratelli d’Italia, ha proposto Loris Ceredi, appoggiato anche da Leonardo Gallozzi.

A questo punto, dall’opposizione è arrivata la richiesta di sospendere la seduta, per chiarimenti. Ha preso la parola Graziano Rinaldini, ex candidato sindaco del centrosinistra, per proporre Giovanni Bucci come alternativa. "La figura del presidente del consiglio deve dare garanzie di imparzialità e dovrebbe essere condivisa con la minoranza. Il sindaco mi ha fatto il nome di Mezzacapo e io gli ho detto che non lo avrei votato. Questa mattina mi ha presentato la candidatura di Loris Ceredi, assicurandomi che era un nome condiviso. Ma è evidente che la proposta non è unitaria".

"Solo stamattina il sindaco ci ha informato che il candidato della maggioranza era il consigliere Ceredi; quindi, una figura diversa da quella annunciata – ha dichiarato ipoi n una nota Federico Morgagni del Pd –. Giunti in consiglio, però, la maggioranza ha smentito il sindaco, comunicando due diversi nominativi. Così abbiamo ritenuto di non poter prendere parte a uno scontro tutto interno alla coalizione di centrodestra".

Nominati, invece, i capigruppo: Fabrizio Ragni (FdI), Leonardo Gallozzi (Civica), Alberto Gentili (Forza Italia), Albert Bentivogli (Lega), Alessandro Gasperini (Pd); Elena Colangelo (RinnoviAmo); Eros Brunelli (5 Stelle); Diana Scirri (Avs); Pompignoli (gruppo misto).