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La Corea del Sud chiama: "World Scout Jamboree, esperienza unica nella vita"

Tutto pronto per la manifestazione che coinvolge 50.000 scout da tutto il mondo. La castrocarese Anna Frassineti è tra i 13 selezionati per il Forlivese

La Corea del Sud chiama "World Scout Jamboree, esperienza unica nella vita"

Sventolerà anche la bandiera biancorossa di Castrocaro al world jamboree che dal 1° al 12 agosto riunirà in Corea del Sud 50.000 scout provenienti da tutto il mondo. A rappresentare la cittadina termale sarà la giovanissima Anna Frassineti: 15 anni con un viso ancora bambino, l’espressione serena e una maturità che non fanno pensare agli struggimenti tipici dell’adolescenza.

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"Lunedì partirò assieme agli altri 13 ragazzi selezionati nel territorio forlivese – spiega la studentessa del liceo linguistico, prima di rivisitare l’esperienza scout –. In terza elementare, non appena l’età me lo ha consentito, sono entrata nei lupetti a Villanova. Avendo un fratello maggiore già parte della famiglia Agesci, non vedevo l’ora di iniziare. E quando ho cominciato mi sono innamorata dello scoutismo: sono al terzo e penultimo anno di reparto ma ho già deciso di proseguire l’attività nel clan perché vorrei diventare capo". Ma cos’ha di tanto magnetico la vita con il fazzolettone al collo? "È un’esperienza che mi ha regalato tantissime esperienze. Ho imparato a cavarmela anche senza l’aiuto dei miei genitori e senza comfort a disposizione. È una spinta a diventar grandi e altresì intraprendere la giusta direzione, acquisire autonomia, diventare responsabili".

L’avvicinamento alla Corea è iniziato circa un anno fa. "Mi sono candidata rispondendo a domande motivazionali, raccontandomi. Dopo diversi mesi è arrivata la mail con la bella notizia". La selezione era rivolta ai ragazzi di tutto il mondo nati tra il 2008 e i primi mesi del 2009: giovani differenti per provenienza, lingua e religione, ma accomunati da analoghi ideali e spirito propositivo. Alla vigilia della partenza, non nutre particolari timori Anna, che oltre a frequentare gli scout quasi tutti i fine settimana, gioca a pallavolo, ama viaggiare e stare in famiglia. "Sono entusiasta, i capi scout ci hanno preparato bene.

Mia mamma invece all’inizio era un po’ titubante, la Corea non è proprio dietro l’angolo. Poi si è persuasa di fronte a un’opportunità che si presenta una volta nella vita". La quotidianità che aspetta la ragazzina in oriente si annuncia piuttosto intensa. "Di giorno saremo impegnati in tante attività, da quelle acquatiche, ai giochi giapponesi, alle cavalcate. Di sera sono previsti vari eventi: ad esempio una gara di cucina tra Nazioni, un concerto pop solo per noi. Senza dimenticare il cultural day, giornata in cui saremo impegnati a conoscere le altre culture". Di sicuro la piccola termale non avrà problemi a livello comunicativo. "Parlo inglese e me la cavo anche con lo spagnolo e il tedesco. Non vedo l’ora di partire!"

Francesca Miccoli