PAOLA MAUTI
Cronaca

La bisnonna attivista per la pace: "A 68 anni lotto per garantire un futuro migliore ai miei 8 nipoti"

Anna Maria Vallicelli, di Predappio, è una educatrice in pensione e sabato scorso è salita sul pullman che l’ha condotta a Roma alla manifestazione organizzata dai 5 Stelle per dire "no al riarmo".

Anna Maria Vallicelli, bisnonna 68enne, qui con il fidanzato di una nipote

Anna Maria Vallicelli, bisnonna 68enne, qui con il fidanzato di una nipote

"Quando sabato scorso sono arrivata a piazza Vittorio, a Roma, e ho visto tutta quella gente, un fiume di persone, mi sono commossa, soprattutto per la forte presenza di donne, perché, come me, sono madri, nonne e sanno che i nostri figli e nipoti ci chiederanno dove eravamo, perché non abbiamo fermato tutto questo". Parla così Anna Maria Vallicelli e si commuove ancora nel raccontare. Sessantotto anni, attivista per i diritti civili e del lavoro nelle fila della sinistra forlivese, ha due figlie ed è nonna e bisnonna di otto nipoti.

Vive a Predappio e, a Forlì, è salita sul pullman che l’ha condotta alla manifestazione di sabato 5 aprile a Roma. Come madre e nonna, ma anche come educatrice, ora in pensione, ha sempre coltivato la cultura della pace e ora, dice, ha paura. Delle tre manifestazioni che, da metà marzo, hanno riempito le piazze a sostegno dell’Europa, quella organizzata dal Movimento 5 Stelle e dall’ex presidente del consiglio Conte si è caratterizzata più delle altre in senso pacifista, per il "no al riarmo". In piazza, a svettare, non c’erano solo le bandiere europee, quelle blu con le stelle gialle, o quelle verdi del movimento federalista. C’erano soprattutto quelle multicolori della pace, oltre a cartelli e striscioni. "Pace", "no al riarmo", "meno armi, più medici di base", questi alcuni degli slogan. "Vivo questo momento con paura perché penso che possa degenerare in qualcosa che non si possa fermare. In quanto madre e nonna ho visto crescere le mie figlie e i miei nipoti e non vorrei che ora non possano inseguire i loro sogni – continua Anna Rita –. Ho un nipote che studia Giurisprudenza e vuole partire per l’Erasmus, voglio che lo possa fare. Non voglio che vivano in un mondo di guerra e violenza contro il prossimo. Con la mia presenza alla manifestazione, ho voluto sensibilizzare soprattutto loro. Gramsci ci ha insegnato che non si può restare indifferenti".

E, come racconta, se non fosse stata troppo stanca, avrebbe partecipato anche alla manifestazione convocata in piazza del Nettuno il giorno successivo dai sindaci di Bologna e Firenze: "Ho sentito l’intervento della giornalista Francesca Mannocchi sulla situazione a Gaza e l’ho apprezzato tantissimo – dice –. Avrei partecipato volentieri anche a quella manifestazione, perché i sindaci sono rappresentati delle istituzioni e possono fare molto per cambiare le cose".

Paola Mauti