
Il direttore dello Ior Fabrizio Miserocchi, che ha firmato l’accordo insieme all’Ufficio Scolastico Regionale
L’Istituto Oncologico Romagnolo (Ior) e l’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna (Usr-Er) hanno rinnovato per i prossimi tre anni il protocollo d’intesa a sostegno degli studenti colpiti da tumore, per assicurargli un percorso scolastico continuo e inclusivo. Il Ior si impegna a fornire le risorse economiche necessarie per attivare progetti d’istruzione domiciliare e didattica in ospedale.
"La consolidata collaborazione con lo Ior – dichiara il direttore generale dell’Usr-Er, Bruno Di Palma – ci permette di estendere le tutele del diritto allo studio agli studenti con problemi di salute, garantendo la miglior qualità di vita ai malati oncoematologici in età scolastica". Agli esordi l’azione è nata con il progetto ‘La scuola a casa’, su richiesta della dottoressa Samanta Nucci, psiconcologa del reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’ospedale ‘Infermi’ di Rimini, riferimento in Romagna per la cura dei pazienti oncologici giovani.
"Rispetto al passato – sottolinea Fabrizio Miserocchi, direttore generale Ior – i genitori dei piccoli malati chiedono se potranno continuare a seguire il programma scolastico. Un tempo si pensava ‘basta che guarisca, poi ci penseremo’. I pazienti sono costretti a vivere in isolamento a causa delle basse difese immunitarie, le degenze sono lunghe, e quando vengono dimessi non possono subito tornare alla vita di tutti i giorni. Non vivere la quotidianità per un adolescente è una sofferenza. Dobbiamo permettergli, una volta guariti, di rientrare in classe senza dover rincorrere gli altri, che nel frattempo sono andati avanti col piano di studi".
Valentina Paiano