Un piano triennale dei lavori pubblici da 155 milioni di euro. "Sappiamo che non potremo realizzarli tutti, ma inserire le opere nel documento ci permette di partecipare a bandi per chiedere fondi", ha spiegato l’assessore Vittorio Cicognani. L’amministratore ha poi rivendicato "i circa 250 milioni di euro di investimenti realizzati in cinque anni, così come la riduzione di indebitamento da mutui, da 90 milioni a 60". Quest’anno il Comune accenderà mutui per 10 milioni, 8 nel 2026 e 3 nel 2027.
Cicognani, non casualmente (domani alle 11 il Pd organizza un incontro pubblico sul posto, sul tema del post-alluvione), ha iniziato elencando i lavori pubblici più importanti partendo dal parco urbano (dai documenti risulta un progetto di riqualificazione per 449mila euro nel 2025 e la messa in sicurezza per 1,8 milioni nel biennio 2025-2026). "La struttura commissariale sta realizzando il progetto di riqualificazione del parco urbano" a causa dei danni subìti dopo l’alluvione. Tra le altre cose "dovremo rifare il laghetto. Stiamo sollecitando la struttura commissariale a redigere il progetto in tempi brevi".
Per "una dimenticanza" il piano triennale "non contiene il progetto di massima da 800mila euro per riqualificare via Giorgio Regnoli (nella foto), che in giunta abbiamo già approvato. Ci sono tre ipotesi diverse. Lo condivideremo con i commercianti e associazioni di categoria: quando interverremo la dovremo chiudere per metà. Principalmente, si tratterà di intervenire sui marciapiedi e sulla pavimentazione esistente". Il consigliere Graziano Rinaldini ha chiesto di valutare "la possibilità di pedonalizzare via Regnoli".
Sia Rinaldini che il collega di partito, Giovanni Bucci, hanno criticato l’amministrazione per i pochi fondi messi a disposizione per le fogne (900mila euro, così divisi: 100mila nel 2025, 800mila equamente divisi nel biennio successivo). Così Bucci: "Le due alluvioni avrebbero dovuto insegnare qualcosa in termini di priorità". Secca la risposta dell’assessore Giuseppe Petetta: "Continuate ad accomunare l’alluvione e il sistema fogne. Ripeto che non ci sarà mai un sistema fognario in grado di assorbire una bomba d’acqua che scarica 40-50 millimetri in 10 minuti". Diana Scirri (Avs), ha chiesto "di condividere i progetti con i cittadini", citando casi, come il Ronco Lido, "dei quali le persone del quartiere non sapevano niente e ne hanno avuto notizia dai giornali". Scirri, residente di corso Mazzini, "auspica un dialogo, un confronto. La via si allaga ogni volta che c’è una bomba d’acqua".
Per quanto riguarda la galleria Mazzini, Petetta ha confermato che prosegue il dialogo con chi vive nel condominio interessato "per limitare di notte il passaggio di persone con una cancellata". Fonti dell’Amministrazione comunale precisano che il progetto è stato approvato dall’assemblea dei residenti. Per riqualificare la strada dell’antico Borgo San Pietro è prevista una spesa di 1,2 milioni di euro. "Un altro obiettivo al quale stiamo lavorando – ha concluso Petetta – è l’apertura di un punto Alea in centro storico. Abbiamo già effettuato diversi sopralluoghi e nei prossimi mesi valuteremo una serie di soluzioni".