QUINTO CAPPELLI
Cronaca

Ingegneria nautica si svela. Il prof Talamelli coordinatore:: "Cervelli in arrivo dall’estero"

Il docente, già promotore del progetto Ciclope nelle Gallerie Caproni di Predappio, sarà il responsabile del nuovo corso di studi: "Abbiamo già una decina di iscritti e stiamo selezionando i docenti".

Alessandro Talamelli, prof ordinario di aerodinamica all’università di Bologna

Alessandro Talamelli, prof ordinario di aerodinamica all’università di Bologna

Il professor Alessandro Talamelli è stato nominato coordinatore del corso di studio in Ingegneria nautica, ultimo nato del Campus di Forlì dell’Alma Mater di Bologna. Il nuovo corso, che va ad aggiungersi a Ingegneria aerospaziale e meccanica, collocati al Polo tecnologico aerospaziale, è stato promosso da Ferretti Spa (imbarcazioni), Regione Emilia Romagna, Comune di Forlì, Camera di Commercio e Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì. Ordinario di aerodinamica all’università di Bologna, Talamelli è il promotore del progetto Ciclope nelle Gallerie Caproni di Predappio, dove ha coordinato la realizzazione di una grande infrastruttura internazionale per lo studio della turbolenza. Attualmente è coordinatore del dottorato in scienze e tecnologie aerospaziali e dal 2003 titolare di una cattedra al Politecnico di Stoccolma, in Svezia.

Talamelli, dove troveranno occupazione i futuri laureati magistrali in Ingegneria nautica?

"Vista la loro preparazione caratterizzata da moderne competenze metodologiche e interdisciplinari, potranno trovare occupazione nell’ambito della produzione e della progettazione in numerosi ambiti industriali".

Per esempio?

"Nel settore manifatturiero (i cantieri di costruzione e di riparazione di navi, imbarcazioni e mezzi marini, e industrie per lo sfruttamento delle risorse marine), nel settore del terziario (le compagnie di navigazione, gli istituti di classificazione ed enti di sorveglianza), nei corpi tecnici della Marina militare e negli studi professionali. I laureati potranno accedere a dottorati di ricerca in Italia e all’Estero".

Il corso è solo a Forlì?

"No, anche a La Spezia, gestito dall’Università di Genova e dal Politecnico di Milano".

Perché la presenza del corso a Forlì è strategica?

"È l’unica sede in tutta la dorsale adriatica".

Ci sono già iscritti?

"Sì, al momento una decina. Ma a regime ci attendiamo un numero analogo a quello dei colleghi aerospaziali e meccanici che sono una settantina".

I docenti?

"Il dipartimento di Ingegneria industriale, artefice del corso, sta reclutando personale qualificato, anche attraverso un programma di rientro in Italia di cervelli".

Perché la collaborazione col Gruppo Ferretti?

"È fondamentale per definire possibili linee di ricerca future e per trovare occasioni, tirocini e tesi di laurea, strumenti fondamentali per la formazione degli studenti e per le imprese che si occupano di nautica".

Il corso offrirà anche l’occasione per rilanciare le attività regionali nel campo della nautica?

"A questo scopo è fondamentale la collaborazione con Serinar, Tecnopolo e Atena (Associazione regionale per la nautica) con sede a Ravenna. Vorremmo fare anche una mappa dell’ecosistema regionale nel campo della nautica, premessa per il rilancio delle attività in Regione, per la definizione degli obiettivi strategici e per capire di quali competenze le aziende abbiano bisogno, con le quali potranno essere organizzati conferenze ed eventi di public engagement".

Si sta facendo qualcosa per parlare in pubblico dell’importanza del nuovo corso?

"L’appuntamento è per il 7 novembre con il professor Lombardi dell’università di Pisa, che ci parlerà di ‘foil’ e di imbarcazioni AC75, la Formula 1 del mare, protagoniste della America’s Cup".