In commissione il ‘perimetro urbanizzato’

La commissione urbanistica di Forlì si è riunita per definire il perimetro del territorio urbanizzato, in vista dell'approvazione al prossimo consiglio comunale. Si discute l'incidenza delle norme speciali di salvaguardia sulle aree alluvionate e la necessità di correggere eventuali errori nella mappa urbanistica.

In commissione il ‘perimetro urbanizzato’

La commissione urbanistica di Forlì si è riunita per definire il perimetro del territorio urbanizzato, in vista dell'approvazione al prossimo consiglio comunale. Si discute l'incidenza delle norme speciali di salvaguardia sulle aree alluvionate e la necessità di correggere eventuali errori nella mappa urbanistica.

Si è riunita ieri la commissione urbanistica e ambiente di Forlì per discutere della definizione del perimetro del territorio urbanizzato, una delibera che dovrà poi essere approvata nel corso del prossimo consiglio comunale. Un argomento che era già stato trattato due settimane fa, ma che era stato rinviato per poterlo ponderare meglio, anche con l’aiuto di tecnici, da parte dei consiglieri comunali.

"La definizione del perimetro deriva dal combinato disposto delle norme speciali di salvaguardia redatte dalla struttura commissariale – spiega l’assessore all’urbanistica, Luca Bartolini (nella foto) – e dalle norme della legge regionale 24 del 2017. Se fosse già stato approvato il Piano Urbanistico Generale (Pug) non ci sarebbe stato bisogno di questa delibera, visto che il territorio urbanizzato sarebbe già stato stabilito, per questo motivo questa ‘mappa’ rientrerà poi nel Pug che andremo ad approvare".

Le norme speciali di salvaguardia vanno a incidere nelle aree extraurbane alluvionate, per cui coloro che saranno fuori dal perimetro urbanizzato avranno eventuali vincoli edilizi maggiori, rispetto a quelli attuali, ma solo se la zona rientra nell’areale alluvionato. Si sono riscontrati casi di errore, sia nella mappa urbanistica del Comune, sia nelle aree considerate alluvionate dalla struttura commissariale, quindi viene data la possibilità a tutti i cittadini di potersi rivolgere al Comune, non alla struttura commissariale, per poter correggere questi errori; una volta verificati, questi saranno poi portati alla struttura commissariale.

La discussione in seno alla commissione è stata molto tecnica. L’unica nota politica, da parte dell’opposizione, è stata l’aver evidenziato che dal 2017, anno della legge, il Comune di Forlì a tutt’oggi non ha ancora redatto il Pug.

Matteo Bondi