Forlì, 23 agosto 2021 - Sono sempre più numerose, in Romagna, le imprese straniere, ovvero quelle avviate e gestite da cittadini di origine non italiana. La crescita riguarda tutti i principali settori economici, dalle costruzioni al manifatturiero fino all’ospitalità. Stando ai dati di Infocamere-Movimprese elaborati dall’osservatorio economico della Camera di commercio romagnola, al 30 giugno 2021 si contano, infatti, nelle aree di Forlì-Cesena e Rimini, 8.280 imprese straniere: l’11,7% di quelle complessivamente attive sul territorio preso in esame. Rispetto al 30 giugno 2020, nelle due province romagnole le imprese straniere sono aumentate del 4%: un dato che se da u lato risulta di poco inferiore rispetto all’incremento regionale (+4,3%), è però di gran lunga superiore alla percentuale di crescita registrata in ambito nazionale (+2,9%). I principali settori economici risultano, nell’ordine: costruzioni (il 34% delle imprese attive è di origine straniera), commercio (30,2%), alloggio e ristorazione (8,9%), industria manifatturiera (7,5%), servizi alle persone (4,9%), noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (3,4%), trasporti (3,4%). Per quanto riguarda la natura giuridica, le imprese straniere sono in maggioranza di tipo individuale (80,5% del totale): seguono, ben distanziate, le società di capitale (11,9%) e le società di persone (7%). Nel confronto con l’anno precedente sono in ascesa soprattutto le società di capitale (+7,2%). Guardando, in particolare, alla provincia di Forlì-Cesena, sono 3.760 le imprese straniere, il 10,3% del totale di quelle attive (in Emilia-Romagna sono il 13% del totale, in Italia l’11%). I settori economici in cui le imprese straniere registrano le performance migliori sono, nell’ordine: costruzioni (il 37,5% delle imprese complessivamente attive è composto da imprese straniere), commercio (26,1%), manifatturiero (10,3%), alloggio e ristorazione (7,6%), servizi alla persona (5,2%) e trasporti (3,9%). Approfondendo l’analisi territoriale, infine, emerge come più della metà delle imprese straniere provinciali (il 55%) abbia sede nelle città di Forlì (33,7%) e Cesena (21,4%). Buona, tuttavia, anche la loro presenza nei comuni di Cesenatico (9%), Forlimpopoli (2,5%) e Bertinoro (1,9%), ovvero nei cosiddetti ‘comuni di cintura’ (totale 13,4%). Imprese straniere si registrano, inoltre, a Savignano sul Rubicone (7,4%), Gatteo (4,4%), San Mauro Pascoli (3,9%), Gambettola (2,7%) e Longiano (1,4%) per l’area del Basso Rubicone totale 19,8%. Ad essi vanno aggiunti i comuni di Meldola (2,1%) e Civitella di Romagna (1% nella valle del Bidente), Castrocaro Terme e Terra del Sole (1,6%) nella valle del Montone, Mercato Saraceno (1,3%) e Bagno di Romagna (1% nella Valle del Savio). I principali paesi di provenienza degli imprenditori stranieri, con riferimento alle imprese individuali – le uniche per le quali è possibile rilevare la nazionalità – sono, nell’ordine: Albania (578 imprese), Romania (367), Cina (364), Marocco (332) e Tunisia (205).
CronacaImprese straniere salite in un anno del 4%