Visto che il Pd ha fatto trenta, sogna di fare trentuno. Dopo aver riportato due consiglieri regionali di maggioranza in assemblea legislativa, perché non spingere per far sì che Michele de Pascale ne nomini uno assessore? Dopo il lusinghiero successo alle regionali, il pensiero deve aver accarezzato la mente di molti dirigenti dem locali in queste ore.
Si parte da condizioni più favorevoli che in passato: il neo governatore è romagnolo; nel collegio provinciale i dem forlivesi hanno conseguito un successo netto, a livello di preferenze, rispetto ai candidati cesenati. Daniele Valbonesi primo con 9.455 voti e Valentina Ancarani seconda con 8.685: la cesenate Francesca Lucchi, anche lei eletta nell’assise di via Aldo Moro, ne ha raccolti ‘solo’ 7.352, mentre l’uscente Massimo Bulbi si è fermato ai piedi del podio con 6.326 voti. Se fosse anche solo una questione di numeri, dovendo scegliere all’interno degli eletti, i due candidati forlivesi sarebbero in pole position. Questo, poi, ‘premierebbe’ anche Cesena perché Bulbi subentrerebbe come primo dei non eletti: dunque anche il Pd di oltre Savio spingerà per questa soluzione. Certamente dovrà esserci in giunta un riminese. Più difficilmente, con de Pascale governatore, ci sarà un ravennate. Potrebbe essere la volta di un forlivese, stavolta avvantaggiato rispetto ai cesenati.
Il risultato di Valbonesi lo pone in ottima posizione: solo altre 5 province hanno espresso consiglieri regionali che abbiano raccolto più voti dell’ex sindaco di Santa Sofia. In giunta dovrà essere garantita la parità tra uomini e donne: se così fosse, Forlì ha Valentina Ancarani – ex vicepresidente della Provincia – con 8.600 preferenze che fungerebbero da biglietto da visita. Infine bisogna considerare che Gessica Allegni ha acquisito credibilità nei confronti dei vertici nazionali: in campagna elettorale Elly Schlein (di cui è stata una sostenitrice alle primarie) è venuta a Forlì, al circolo della Cava, a sostenere Valbonesi e Ancarani, mentre non ha fatto lo stesso a Cesena. Valbonesi, che pure votò per Stefano Bonaccini come segretario, ha poi fatto asse con Gessica Allegni nella corsa alla segretaria forlivese.
Nei mesi scorsi era stato ventilato lo stesso nome di Allegni come possibile componente di giunta: una suggestione che pare superata dalla forza che hanno dimostrato i neo-consiglieri regionali. Resta ovviamente l’ipotesi di un civico scelto da de Pascale in virtù di una conoscenza personale, ma in questo quadro è meno probabile. In ogni caso, i pianeti sembrano allineati perché Forlì ottenga un assessore regionale. Il primo, in questo millennio.
Matteo Bondi