Sangiovese e Albana di Romagna sono sempre più proiettati a conquistare i mercati esteri. L’export diventa strategico per le aziende vitivinicole romagnole: la presenza di questi vini in mercati lontani, come quello statunitense, può dare un impulso rilevante alla produzione vinicola romagnola. Lo testimoniano La Pandolfa di Predappio e Drei Donà di Forlì sulle colline di Massa, realtà associate a Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini, che nei giorni scorsi hanno partecipato, insieme al Consorzio Vini di Romagna, a una masterclass negli Stati Uniti organizzata da Jeff Porter, giornalista esperto di vini e collaboratore della rivista americana Wine Enthusiast. Durante l’evento sono state presentate dieci etichette a un pubblico selezionato di importatori statunitensi.
Commentano a questo proposito Marco Cirese de La Pandolfa (foto al centro) ed Enrico Drei Donà (in basso) dell’omonima azienda: "È stata un’iniziativa straordinaria che ha permesso di far conoscere ulteriormente il Sangiovese negli USA attraverso una degustazione mirata. Gli Stati Uniti rappresentano sempre di più un mercato chiave per le nostre esportazioni. Oltre al già citato Sangiovese, anche l’Albana sta riscuotendo grande interesse. L’auspicio è che questo rapporto commerciale possa continuare a intensificarsi". Tra gli stati americani dove i vini romagnoli riscuotono particolare successo, spiccano la California e la Florida, mentre a livello di città si distinguono Boston e New York. Sulle prospettive future, però, incombono i dazi sulle importazioni ventilati dal presidente eletto Donald Trump durante la campagna elettorale. Commentano ancora Cirese e Drei Donà: "Il timore purtroppo c’è ed è elevato, considerando anche il fatto che è stato spesso ripetuto durante la campagna elettorale, ma confidiamo che siano state dichiarazioni estemporanee che non si concretizzeranno". Il settore vitivinicolo romagnolo è reduce da una vendemmia soddisfacente e nel settore c’è ottimismo per il futuro, perché aumentano gli apprezzamenti per i vini romagnoli anche in altri mercati, come Messico, Canada, Giappone, Singapore e Hong Kong.
Conclude il presidente di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini, Carlo Carli (foto in alto): "Le nuove opportunità sui mercati internazionali sono motivo di soddisfazione per la nostra organizzazione, che contribuirà a rafforzare la presenza delle eccellenze vitivinicole all’estero. Infatti, la Romagna non è solo mare e spiagge, ma anche colline e montagne da valorizzare con le eccellenze enogastronomiche, vino in primis, vera cifra distintiva del territorio".
Quinto Cappelli