REDAZIONE FORLÌ

Il ritorno del liscio "Da Secondo a Raoul: il nostro festival cresce con l’intesa tra i Casadei"

Il weekend 2-3 settembre si svolgerà la terza edizione di ‘Cara Forlì’. L’assessore Melandri: "Qui la storia della musica fino ai giorni nostri".

Il ritorno del liscio "Da Secondo a Raoul: il nostro festival cresce con l’intesa tra i Casadei"

"Un sito internet dedicato al liscio? L’obiettivo, come ha spiegato l’assessore regionale Mauro Felicori, è quello di raccogliere testimonianze in merito alla sua pratica. La stessa mossa è stata fatta dai sostenitori del fado in Portogallo e del tango in Argentina: entrambi ora sono considerati dall’Unesco patrimonio immateriale dell’umanità". Guarda già oltre, l’assessore forlivese Valerio Melandri. Mercoledì era a Bologna insieme a Felicori, quando è stato presentato il portale web www.vialiscio.it. "Vorremmo che anche le orchestre documentassero lì episodi storici della loro attività".

L’iniziativa è finalizzata a far conoscere il liscio ma non solo: anche a raccogliere materiale per la candidatura all’Unesco, la branca delle Nazioni Unite che si occupa di cultura. "Felicori dice che ci vorranno almeno 4-5 per arrivare a presentarsi. Forse anche di più. Il regolamento è molto stringente: ogni paese può sottoporre all’attenzione della commissione una sola candidatura all’anno. E ovviamente l’Italia ha molte potenziali proposte". Sulla candidatura, la Regione ha già trovato una sponda in Lucia Borgonzoni, sottosegretaria alla Cultura.

Quale sarebbe il vantaggio per Forlì, se il liscio ce la facesse a entrare nel novero? "Innanzitutto, noi siamo coinvolti perché con ‘Cara Forlì’ abbiamo un festival dedicato al liscio, riconosciuto e sostenuto dalla Regione. Inoltre, il liscio ha bisogno di confini culturali e geografici, esattamente come succede con i cibi che ottengono i riconoscimenti Dop o Igp. Quando questi arrivano, è naturale che ci sia più attenzione al territorio che esprime tali prodotti".

Anche nel 2023 tornerà ‘Cara Forlì’ per la sua terza edizione, nel primo weekend di settembre, sabato 2 e domenica 3. Melandri è orgoglioso soprattutto per l’intesa con gli eredi di Raoul Casadei, che stanno lavorando con quelli di suo zio Secondo (gli appassionati ricorderanno la figlia Riccarda sul palco nel 2021 e nel 2022). Finora, l’iniziativa era partita come memoria del capostipite del liscio, Secondo Casadei. "Portare sul palco anche Mirko, il figlio di Raoul, significa rappresentare tutto il liscio e tutta la sua storia. L’intesa non era scontata, il fattore decisivo è stata la bontà e la serietà del progetto: a quel punto, è stato interessante per tutti i Casadei farne parte".

Da Secondo a Raoul (e a Mirko), si forma così una continuità pluridecennale che arriva ai giorni nostri. Avvicinandosi anche alla musica di oggi. "E anche questo aspetto resterà presente nella manifestazione. Innanzitutto stiamo lavorando con i giovani. E poi... non posso anticipare nomi dell’edizione 2023, ma andremo avanti anche con l’accostamento tra il liscio e le sonorità più moderne, come abbiamo fatto nella scorsa edizione con Morgan".

Marco Bilancioni