REDAZIONE FORLÌ

Il passato da ricordare. Battaglione Corbari, 80 anni fa il massacro

Celebrazioni per i martiri della Resistenza, ovvero i partigiani uccisi dai nazifascisti i cui cadaveri vennero appesi ai lampioni in piazza.

Celebrazioni per i martiri della Resistenza, ovvero i partigiani uccisi dai nazifascisti i cui cadaveri vennero appesi ai lampioni in piazza.

Celebrazioni per i martiri della Resistenza, ovvero i partigiani uccisi dai nazifascisti i cui cadaveri vennero appesi ai lampioni in piazza.

La città di Forlì ricorda oggi i suoi più celebri martiri partigiani a ottant’anni dall’eccidio, avvenuto appunto il 18 agosto 1944 in piena Seconda guerra mondiale, durante la ritirata dell’esercito nazifascista attraverso la penisola. Silvio Corbari, i fratelli Arturo e Tonino Spazzoli, Iris Versari e Adriano Casadei verranno ricordati in diversi appuntamenti dal Comune di Forlì, dalle associazioni Anpi e Fiap e dai familiari domani, fra cui la cerimonia presso le loro tombe al cimitero monumentale di via Ravegnana, fino al concerto alla sera ad opera della Banda Città di Forlì, programmato per le ore 21 nel salone comunale.

Destini crudeli a poche ore di distanza gli uni dagli altri, momenti differenti ma stessa sorte per i cinque partigiani. I componenti del gruppo, noto come Battaglione (o Banda) Corbari, ad eccezione di Tonino Spazzoli, che era già stato imprigionato, furono accerchiati all’alba del 18 agosto nelle colline di Modigliana dalle formazioni nazifasciste. La Versari e Arturo Spazzoli perirono per primi nell’attacco; Corbari rimase ferito alla testa nel tentativo di fuga dopo una caduta e Casadei invece, ormai scampato alla prima imboscata, tornò indietro per soccorrere l’amico che aveva perso i sensi, ma questo gesto gli fu fatale. Entrambi furono catturati e uccisi a Castrocaro Terme, impiccati in un loggiato. Nelle ore successive, una delle pagine più terribili della storia moderna di Forlì, i corpi dei quattro partigiani furono orribilmente appesi ai lampioni di piazza Saffi, come monito per la popolazione. Il giorno seguente, 19 agosto, anche Tonino Spazzoli fu ucciso, dopo essere stato costretto dai nazifascisti ad assistere alla morte e alla macabra esposizione del corpo del fratello come trofeo.

Domani la giornata di ricordo inizierà alle 9.30 presso il cippo dedicato a Tonino Spazzoli, partigiano già decorato della Prima guerra mondiale e punto di riferimento dell’intera resistenza romagnola, posizionato nel luogo della sua uccisione lungo la via Ravegnana nei pressi di Coccolia. Due corone di alloro verranno poi deposte ai piedi dei lampioni in piazza Saffi, in seguito alle 10.30 l’omaggio al gruppo presso il cimitero monumentale.

La giornata si concluderà, come preannunciato, con l’appuntamento musicale della banda ‘Città di Forlì’, la cui sede originale sarebbe dovuta essere la Rocca di Caterina a Ravaldino, ma che a causa delle precarie condizioni meteorologiche previste avrà luogo invece al coperato, all’interno del salone comunale in piazza Saffi.

Sergio Tomaselli