QUINTO CAPPELLI
Cronaca

Il nodo del commissario. Tassinari: "Bonaccini deve elencare i danni e sbloccare i fondi"

La deputata azzurra cita la segreteria del ministro Musumeci: "Se il governo non nomina nessuno, tocca al governatore".

Il nodo del commissario. Tassinari: "Bonaccini deve elencare i danni e sbloccare i fondi"

Il nodo del commissario. Tassinari: "Bonaccini deve elencare i danni e sbloccare i fondi"

"Riguardo ai ristori che spettano ai Comuni e ai privati con la casa colpita dal terremoto dello scorso 18 settembre sull’Appennino romagnolo, la segreteria del ministro della Protezione civile nazionale, Nello Musumeci, mi ha fatto sapere che il commissario alla ricostruzione attualmente è il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini". In assenza di una nomina ufficiale del governo, come quella per il generale Francesco Paolo Figliuolo nel caso dell’alluvione, risponde Tassinari, "automaticamente il commissario diventa il presidente della Regione". Ruolo che comporta onori e oneri: "Il ministero – aggiunge l’azzurra – sta aspettando l’istruttoria per sapere quanti fondi servono per i ristori ai Comuni e ai privati che hanno avuto danni alle attività commerciali, negozi e anche abitazioni, trovandosi tuttora sfollati, come avviene in particolare a Tredozio e Rocca San Casciano".

Stando alle ultime stime dei rispettivi sindaci, Simona Vietina e Pier Luigi Lotti, a Tredozio gli sfollati fuori casa sono oltre 150 (alcuni da parenti e amici, altri nel camping e bungalow Le Volte o in affitti privati), con 79 appartamenti dichiarati inagibili dai vigili del fuoco e dai tecnici della Regione; mentre a Rocca sono 56 gli sfollati, e 26 le abitazioni danneggiate in maniera importante. Secondo la stessa Rosaria Tassinari, che del paese terremotato di Rocca è sindaca dal 2009 al 2019, "il presidente Bonaccini dovrebbe emettere anche un’ordinanza di assegnazione dei fondi destinati dal Governo alla somma urgenza per i comuni interessati".

Si tratta di 6 milioni che servono per pagare la messa in sicurezza delle strutture pubbliche e l’assistenza alla popolazione. In queste fondi sono comprese le spese per gli affitti degli appartamenti o gli alberghi dove si trovano gli sfollati. Analoga richiesta era stata esplicitamente formulata dalla sindaca di Tredozio Simona Vietina. I fondi sono destinati – per decreto del consiglio dei ministri – ai comuni di Tredozio, Modigliana, Rocca San Casciano, Castrocaro e Predappio (più Brisighella nel Ravennate), mentre sono esclusi nel Forlivese Portico e San Benedetto, Premilcuore e Dovadola, come aveva chiesto in un primo tempo la Regione.

La scossa di terremoto di magnitudo 4.9 si è verificata il 18 settembre, il 3 ottobre Bonaccini ha chiesto lo stato di emergenza nazionale, concessa dal Consiglio dei Ministri il 3 novembre, insieme a 6 milioni di euro per i comuni più colpiti. Finora, però, a due mesi dal sisma, nulla è stato ancora concretamente erogato. Si rischia una riedizione delle polemiche sui ritardi negli aiuti, come è già accaduto con l’alluvione tra una parte politica e l’altra. "A me sta a cuore la situazione della popolazione colpita dal terremoto nel territorio che rappresento alla Camera dei deputati", sottolinea Rosaria Tassinari.