REDAZIONE FORLÌ

Il ‘Marconi’ non cede: "Cantieri e orari, sistemeremo tutto"

L’aeroporto di Bologna chiude ai piccoli scali

La lettera inviata dal sindaco di Bologna Matteo Lepore alla società che gestisce il Marconi di Bologna ha sollevato un problema già noto a chi parte, in questo periodo, per le vacanze: lo scalo vive un periodo di difficoltà nella gestione dei flussi, reso più gravoso dalla concomitanza con dei lavori di ammodernamento della struttura. Forlì e il Ridolfi sono spettatori interessati, dal momento che diversi interlocutori (del mondo economico e istituzionale) hanno auspicato il coinvolgimento della nostra pista per risolvere il problema. Come, del resto era accaduto nel 2004, quando Forlì assorbì per due mesi circa il 60% del traffico di Bologna. Il sindaco Gian Luca Zattini aveva affermato che il Ridolfi sarebbe stato pronto in qualunque momento.

Nazareno Ventola, amministratore delegato di Sab (la società di gestione del Marconi), ha ammesso che i disagi proseguiranno almeno per un anno. Nei giorni scorsi si è tenuto un vertice non previsto per fare il punto sulle misure intraprese per migliorare la vivibilità dello scalo e l’esito del vertice non sembra guardare a Forlì come possibile soluzione al problema. Anzi: "Sono le compagnie aeree che decidono dove andare a volare – ha specificato Ventola chiudendo ai cosiddetti ‘scali minori’, non solo Forlì –. Bologna è cresciuta negli anni perché Bologna è attrattiva. Quando un vettore mette in vendita un volo, qui lo riempie. Se le stesse condizioni vengono garantite da altri scali, le compagnie decideranno. Ma le compagnie volano dove c’è domanda". L’amministratore delegato, quindi, conta di far rientrare la crisi senza dover ‘uscire di casa’: "Tenuto conto della situazione di Bologna, abbiamo condiviso una serie di misure con Enac, alcune delle quali già attuate".

La situazione migliorerà fisiologicamente in autunno, con la fine dell’alta stagione, ma anche con la chiusura di una tranche di cantieri. Infine, lo scalo si ripromette per il prossimo anno di gestire meglio gli slot. Si parla di ‘aeroporto coordinato’: "Un passaggio che consente di gestire gli slot in maniera coerente con la capacità effettiva dell’aeroporto, determinata oltre che dagli spazi disponibili, anche dai cantieri presenti. Infatti viene stabilita una capacità oraria che non può essere superata, così che le compagnie sono costrette a spalmare i voli su più fasce orarie". L’estate prossima, prosegue Ventola, "potrebbe esserci una riduzione voli a fronte di una riduzione della capacità dello scalo".

Insomma, Forlì, per ora, resta in panchina. Ancora una volta, nelle proprie analisi, il Marconi non tiene conto del fatto che tutte le stime danno il traffico aereo in crescita nei prossimi 15 anni, dunque spalmare i flussi potrebbe diventare inevitabile. Comunque, stando alle parole dell’amministratore delegato, non si può escludere che siano le compagnie a fare scelte diverse, a partire dalla prossima estate.