
Luigi Patanè con il Papa: la sua testimonianza. nel 2019, in occasione dei 100 anni di Confcooperative, di fronte ai rappresentanti di 7mila realtà
La cooperativa edile forlivese Soles Tech incontrò Papa Bergoglio 6 anni fa, il 16 marzo 2019, in aula Nervi, il grande auditorium vaticano, alla sinistra della basilica di San Pietro a Roma. "All’epoca – spiega il direttore generale Luigi Patanè – festeggiavamo il centenario della fondazione di Confcooperative e di fronte a oltre 7mila cooperatori provenienti da tutta Italia vivemmo una giornata particolare. Avemmo infatti l’opportunità di raccontare al Pontefice la nostra storia di ‘workers buyout’, di lavoro ricreato, un’esperienza significativa del nostro territorio".
La storia ha inizio nel settembre del 2013 quando in seguito a una serie di fusioni il gruppo Consta, composto da varie aziende tra cui l’impresa edile Soles di Forlì, entra in crisi e va in concordato liquidatorio. Il tribunale mise all’asta la società e i brevetti, e tutti gli ex dipendenti (una trentina tra operai, impiegati e tecnici) versarono una quota per rilevare l’azienda. "Nacque così il 18 maggio 2015 – afferma Patanè, ingegnere edile salentino, ma forlivese d’adozione – la Soles Tech società cooperativa, che oggi conta 50 dipendenti per un fatturato di circa 20 milioni di euro: festeggeremo quindi tra pochi giorni i 10 anni della nostra nascita".
La scomparsa di Papa Bergoglio "è stato un grande dispiacere – commenta Patanè – e, anche se le sue condizioni non erano buone, direi inaspettata. Ricordo al termine di quell’incontro a Roma, in cui presentai alla platea la nostra vicenda aziendale, la sua umanità e semplicità e il suo approccio diretto con tutti noi che avevamo al seguito anche i familiari. Il Papa sottolineò come il sistema della cooperazione fosse un antidoto alla solitudine e un mezzo per vivere la speranza e la solidarietà nella vita di tutti i giorni. Fu un momento emozionante e toccante, con in primo piano la sua disponibilità all’ascolto: mi auguro che la sua eredità spirituale e morale possa essere portata avanti".
Patanè descrisse a Bergoglio come l’obiettivo principale del loro lavoro fosse proteggere dal rischio sismico gli edifici, applicando tecnologie innovative. In particolare "siamo in grado di di sollevare interi palazzi per inserire sotto di essi dei dispositivi di isolamento sismico, che altro non sono che dei dischi di gomma e acciaio in grado di proteggere, in caso di terremoto, il fabbricato e chi vi abita". La ‘Soles Tech’, con sede in via Ugo Foscolo, sta lavorando ad importanti commesse in Italia e all’estero, tra le quali "le fondazioni speciali del nuovo stadio di Taranto – precisa – in cui si svolgerà la 20ª edizione dei Giochi del Mediterraneo nel 2026 e due palazzi di 7 piani a Tolentino, in provincia di Macerata, che solleveremo di 60 centimetri da terra per poterli mettere in sicurezza dopo il terremoto che colpì la zona nel 2016".
Gianni Bonali