Il latino si impara giocando: l’iniziativa della prof Valmori

La professoressa Elena Valmori trasforma i compiti delle vacanze in divertenti lezioni di latino e greco per i ragazzi di Dovadola, stimolando la curiosità e l'entusiasmo.

Il latino si impara giocando: l’iniziativa della prof Valmori

Il latino si impara giocando: l’iniziativa della prof Valmori

Spesso i compiti delle vacanze sono un peso. Ma a trasformarli in piacevole divertimento ci ha pensato Elena Valmori professoressa di lettere nella scuola media di Dovadola. Dal 3 al 27 giugno, in 8 lezioni da due ore ciascuna, meglio dire piacevoli incontri, ha cercato di smentire il preconcetto che il latino e il greco antico siano materie noiose, inutili e perfino morte.

Spiega divertita l’insegnante: "Ho voluto fare un regalo a me e anche ai ragazzi. Siamo partiti dalla quotidianità, dalle parole che si usano tutti i giorni. Qualche esempio? ‘Media’, ‘omnia’ e ‘junior’, che i ragazzi credevano parole inglesi, per il latino; per il greco le parole rinite (la radice ‘rin’ in greco vuol dire naso) oppure oftalmico (naso)".

Racconta con entusiasmo Chiara Mattielli, madre di Anna e Nicola Toledo: "Anche i miei figli di prima e seconda media si sono divertiti molto: hanno frequentato il corso, imparato l’alfabeto greco, giocato a ‘Indovina chi?’, scoperto le parti del corpo, giocato con le flashcard delle divinità dell’Olimpo, letto un brano sulla Nutella, sfogliato una rivista in latino e curiosato tra le parole latine di uso comune".

Continua la professoressa: "Questo lavoro aiuta i ragazzi ad aprire la mente, a essere curiosi e riflessivi. Inoltre, la cosa bella è il metodo: imparare giocando". Del resto i ragazzi della scuola media di Dovadola sono anche affezionati partecipanti di ‘Cronisti in classe’, l’iniziativa del nostro giornale rivolta alle scuole.

Conclude la mamma Chiara Mattielli, anche a nome degli altri genitori: "Un grande plauso va alla professoressa Valmori, che ha saputo stimolare la curiosità dei ragazzi e che ha trasmesso entusiasmo e passione, accrescendo il valore di un piccolo plesso come quello di Dovadola".

Quinto Cappelli