Quella che si sta profilando è una buona annata per la produzione di kiwi biologici, anche se si pensa che la quantità possa essere minore, ma la qualità ottima. Ieri l’Azienda agricola Fratelli Balzani a Bertinoro h aperto le porte, nell’ambito di It’s Bio (It’s good healthy and natural Bio Fruit&Veg), progetto europeo che intende promuovere in Italia, Belgio e Grecia il metodo di produzione biologico del settore ortofrutticolo, evidenziandone gli aspetti positivi in termini di salubrità dei prodotti e di sostenibilità ambientale.
La Romagna è uno dei distretti di punta della produzione di kiwi biologici a livello nazionale. It’s Bio è un progetto che ha visto negli ultimi tre anni l’organizzazione di eventi di diversa tipologia: dal tour in uno stabilimento produttivo ai workshop direttamente nei punti vendita, sino alle visite in campo insieme ai produttori. A promuovere il progetto è Aop Gruppo Vi.Va., associazione che riunisce 12 organizzazioni di produttori presenti in quasi tutte le regioni italiane che coltivano un totale di circa 23.000 ettari, di cui 15.000 destinati a frutticole e poco più di 8.000 a orticole.
Nel corso della visita Paolo Pari, direttore marketing di Canova srl filiale della Op Apofruit, ha fatto il punto sulla recente campagna del kiwi bio in Italia. "Il forte caldo estivo ha pesato sull’allegagione dei frutti, determinando una significativa riduzione delle quantità. La produzione nazionale di kiwi biologico 2024-2025, quindi, sarà ridotta. Buona invece la qualità del prodotto che non ha rilevato particolari criticità. Sul piano commerciale, invece, siamo agli inizi ed è prevedibile che i quantitativi ridotti avranno degli effetti sulla dinamica dell’offerta".
Valerio Balzani, titolare dell’Azienda agricola Fratelli Balzani a Bertinoro, ha parlato della produzione del kiwi biologico nella sua azienda agricola, oggi arrivata alla terza generazione: "Abbiamo scommesso sul biologico dal 1995 e oggi la nostra azienda conta 17 ettari complessivi, 4 dei quali dedicati al kiwi verde bio. Siamo soddisfatti della campagna di quest’anno, iniziata verso la metà di ottobre, sia per la qualità del prodotto sia per la resa per ettaro". A tre anni dall’ìinizio del progetto è lo stesso Pari a tracciarne un breve bilancio. "Il biologico risponde alla richiesta di prodotti sostenibili e tracciabili, avanzata soprattutto dalle giovani generazioni. Da qui l’importanza di una comunicazione diretta e corretta che metta in risalto gli aspetti peculiari e i benefici dei prodotti ad alto valore aggiunto, come quelli del biologico".
Matteo Bondi