OSCAR BANDINI
Cronaca

Il Giardino di Valbonella si rifà il look

Manutenzione straordinaria per l’area botanica che ha chiuso l’annata con ben 2.500 visitatori.

Il punto informativo, area. principale dell’intervento di ristrutturazione

Il punto informativo, area. principale dell’intervento di ristrutturazione

Il Parco nazionale delle Foreste casentinesi monte Falterona e Campigna, che gestisce il Giardino Botanico di Valbonella, a Corniolo, ha approvato un progetto di manutenzione straordinaria dell’area con un affidamento diretto alla ditta Claff Ambiente di Galeata. Dopo la chiusura infatti a fine settembre del giardino botanico, situato lungo la strada intercomunale Corniolo-Fiumicello che collega la val Bidente alla valle del Rabbi, si è reso necessario fare un restyling complessivo.

Quest’area naturalistica di Valbonella attira sempre più appassionati, tanto che il 2024 si è chiuso con l’affluenza di 2.500 visitatori. Inaugurato nel 1983, dal 1998 l’ente Parco garantisce una gestione continuativa attraverso la coop Atlantide e il supporto scientifico del Museo di Ecologia di Meldola.

Inizialmente nel Giardino botanico erano presenti 420 specie di piante (anche se poi numerose sono purtroppo scomparse) – si legge nella nota del Servizio promozione e divulgazione – distribuite in 12 diversi ambienti, in parte già esistenti e in parte ricreati appositamente con l’apporto di rocce o terreni idonei. In seguito sono stati allestiti al suo interno tre sentieri natura tematici, suddividendo gli ambienti già esistenti in tre gruppi e articolando maggiormente la sentieristica presente".

Nel dettaglio, "i sentieri ideati sono dedicati agli ambienti forestali (il bosco), a quelli umidi (il torrente e le zone umide) e a quelli aperti e di transizione (le rupi, le praterie, gli arbusteti). Inoltre si è riattivata la gestione scientifica del Giardino, che prevedeva il censimento delle specie presenti – conclude la nota –, il controllo delle piante rappresentative di ciascun ambiente, la corretta posizione dei pannelli e dei cartellini, la creazione dell’index seminum e la conservazione dei semi presso banche del germoplasma convenzionate".

Il progetto prevede lo smontaggio, la rimozione e lo smaltimento dei materiali del punto informazioni, costituito da una struttura di prima accoglienza priva però di impianto elettrico e di riscaldamento. Una bonifica del valore di 10mila euro che prevede inoltre la pulizia dei vialetti, il taglio di piante e rami pericolosi, la manutenzione e sostituzione delle staccionate ammalorate e di altre strutture presenti, dove durante il periodo di apertura si svolgono manifestazioni culturali e musicali.