
Il futuro del commercio. Negozi, -10% in 10 anni. Cna: "La città trovi una sua identità"
Non si tratta di quanto si investe, ma di come si investe. Il tema è il centro storico – del quale si è tornati a discutere animatamente dopo la recente apertura del distretto commerciale Formì – e le parole arrivano dalla Cna. Lo spunto sono i dati della Camera di Commercio che evidenziano il numero delle imprese in città tra il 2012 e il 2022: il saldo è impietoso, infatti si parla di 120 esercizi in meno, cioè il 10% in 10 anni. "A nostro avviso – sottolinea Marco Lucchi responsabile di Cna di area città – manca una visione di fondo che definisca l’identità di Forlì, per farla apprezzare ai forlivesi, ai cittadini delle città vicine, ai turisti. Perché, sia chiaro, Forlì è bella e piena di imprenditrici e imprenditori capaci, basti guardare la vivacità di piazza Cavour e gli sforzi fatti negli ultimi mesi dalle tre imprese che hanno ampiamente vivacizzato i pomeriggi del Mercato delle Erbe, anche a fronte di percorsi burocratici non sempre semplici".
Le criticità, secondo Lucchi, sono altre: "Alla bellezza di Forlì va però trovata un’identità, raccontata e resa coerente in tutte le sue componenti. Urbanistica, viabilità, eventi, cultura e promozione devono stare tutte insieme coerentemente in un unico progetto. Forlì deve ambire a trovare il proprio posizionamento, a partire dal panorama della Romagna. In questo modo, non valorizzeremmo solo il centro storico, ma la città intera". È Davide Bellini, presidente di Cna area Forlì città, a parlare di proposte, in questo caso strettamente orientate alla riqualificazione urbana: "A marzo – nota – abbiamo fornito al Comune un documento in vista del nuovo piano urbanistico generale, suggerendo una soluzione piuttosto chiara per il centro storico che va proprio in questa direzione: abbiamo proposto azioni finalizzate a riqualificare spazi orizzontali e verticali per rendere bene comune il paesaggio urbano del centro storico. A nostro avviso sarebbe un tassello del mosaico complessivo sul quale integrare scelte di pedonalizzazione chiara. Se offrissimo agli imprenditori della città un progetto chiaro e definito, siamo sicuri che saprebbero potenziarlo e utilizzarlo come un volàno a beneficio di tutta la collettività".
Insomma, secondo Cna, "piuttosto che domandarsi quanto si spenda per eventi, Natale, concerti, sarebbe utile chiedersi qual è la qualità di questa spesa e quale la sua finalità complessiva. Organizzare un grande evento in città porta un risultato quando inserito in una strategia più ampia che crei le condizioni affinché cittadini e turisti tornino anche il giorno dopo". In conclusione, Bellini si offre come partner dell’amministrazione: "Siamo a disposizione per un confronto su come vogliamo mostrare e raccontare la Forlì di domani. La domanda alla quale dare risposta è: perché venire a Forlì?".