Il Cnos-Fap celebra l’inclusione tra i banchi. Un arcobaleno di culture tra i 400 studenti

I ragazzi hanno sfilato avvolti in bandiere rappresentanti una trentina di nazionalità. Presenti a teatro gli esponenti delle istituzioni cittadine

Il Cnos-Fap celebra l’inclusione tra i banchi. Un arcobaleno di culture tra i 400 studenti

A fianco, un momento della cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico 2024-25 presso il teatro San Luigi, che fa parte dello storico complesso salesiano. Erano presenti sindaco, assessori e autorità

Il nuovo anno scolastico è ufficialmente iniziato lunedì, segnando l’avvio di un percorso formativo per centinaia di giovani forlivesi. Tra questi anche gli alunni della sede salesiana del Cnos-Fap, in via Episcopio Vecchio, che hanno inaugurato l’anno con una cerimonia carica di significato e simboli. Gli studenti delle classi dei centri per la formazione professionale Aeca e Cnos, guidati dal direttore Sergio Rosario Barberio e dal suo staff di professionisti, hanno sfilato nella sala del teatro San Luigi avvolti in bandiere colorate, rappresentanti circa una trentina di nazionalità dei ragazzi. Questo arcobaleno di cultura rispecchia la diversità e la ricchezza degli oltre 400 studenti che frequentano l’istituto.

Presente a Forlì dal 1952, il centro salesiano Cnos-Fap è da sempre un punto di riferimento in città per la formazione professionale dei giovani tra i 15 e i 18 anni. Tra i corsi offerti, quello da operatore meccatronico dell’autoriparazione e meccanico dei sistemi, che permettono di accedere a concrete opportunità di inserimento nel mondo del lavoro grazie agli stage curriculari con aziende del territorio. Ha partecipato alla giornata il questore di Forlì Claudio Mastromattei, accompagnato dal vicequestore aggiunto Silvia Gentilini. Tra gli interventi istituzionali anche quello del sindaco Gian Luca Zattini, a cui hanno fatto eco le parole di alcuni esponenti della comunità locale: il comandante dei vigili del fuoco Gianfranco Tripi, il comandante provinciale dei carabinieri Samuele Sighinolfi, e il vescovo monsignor Livio Corazza. Ciascuno ha sottolineato l’importanza della scuola come luogo non solo di apprendimento ma anche di crescita personale e collettiva. Le autorità hanno augurato ai ragazzi di cogliere e osservare la vita con ‘meraviglia e stupore’, collegandosi al tema che fa da filo conduttore al nuovo anno scolastico salesiano.

Tra i presenti anche Rosaria Tassinari, deputata e presidente del coordinamento dell’Emilia-Romagna per Forza Italia, che ha colto l’occasione per lasciare un messaggio ai giovani e augurare loro un buon inizio di anno. "La scuola non è solo un posto in cui si studiano libri e si scrivono compiti, ma è anche dove ci formiamo come individui, impariamo a conoscere noi stessi e il mondo che ci circonda – spiega Tassinari – voglio fare un grande in bocca al lupo a studenti, insegnanti, operatori e genitori perché sia un anno proficuo e interessante".