SERGIO TOMASELLI
Cronaca

Il canale che attraversa la città. Ravaldino, allarme dei residenti:: "In stato di totale abbandono"

Per i cittadini dell’omonima Porta e di Ca’ Ossi "c’è il rischio di esondazione". La risposta dell’assessore Petetta

Il canale che attraversa la città. Ravaldino, allarme dei residenti:: "In stato di totale abbandono"

Per i cittadini dell’omonima Porta e di Ca’ Ossi "c’è il rischio di esondazione". La risposta dell’assessore Petetta

L’alluvione che ha colpito la Romagna nel maggio 2023 continua a lasciare problematici strascichi in alcune zone della città, suscitando paura e allarme nei residenti. Una delle questioni che ha tenuto banco in consiglio comunale nelle scorse settimane è stata la condizione del canale di Ravaldino. Lungo 20 chilometri, si tratta di un canale che attraversa la città di Forlì da una parte all’altra, dalla località San Lorenzo in Noceto fino a Coccolia, frazione del Comune di Ravenna.

Alcuni residenti delle zone a ridosso di Porta Ravaldino e Ca’ Ossi parlano ora di "stato di abbandono totale del canale". Viene segnalato poi "il rischio di esondazione in caso di forti piogge".

"Il canale di Ravaldino – precisa l’assessore comunale al Verde pubblico Giuseppe Petetta – è stato danneggiato in buona parte nei tratti iniziali dall’alluvione del 2023, per cui in questo momento non può prendere acqua dai fiumi. Una delle paure che spesso hanno i residenti dipende dal fatto anche che si pensi che il fiume si riversi dentro il canale, ma adesso non è così: da San Lorenzo in Noceto e per circa 5 chilometri il canale di Ravaldino non ha più acqua che proviene dal fiume". I residenti però segnalano anche una mancata pulizia dei tratti del corso d’acqua, che sarebbero colmi di tronchi, detriti e erba alta.

La giunta comunale ha approvato, nella seduta del 29 ottobre, una variazione di bilancio che stanzia 423mila euro derivanti dalle risorse messe a disposizione dal commissario straordinario Figliuolo per la pulizia e la messa in sicurezza di tutto il canale. "Abbiamo programmi ricorsivi di pulizia e sfalcio il cui appalto è stato già assegnato. Almeno tre volte all’anno – spiega ancora Petetta – viene effettuato, con gli interventi di pulizia ordinaria, ossia la sistemazione dell’erba. Con delle operazioni straordinarie invece si interviene quando ci sono materiali che possono anche complicare il deflusso nelle acque".

Come rimarca l’assessore, le principali criticità del canale sono al momento nella zona "a valle", quella appunto più danneggiata dall’alluvione ed esposta ad un maggiore rischio idrogeologico. Per Petetta inoltre, a causa dei lavori in corso nella nuova tangenziale in viale dell’Appennino, "intervenire da parte del Comune è più complicato". "Sappiamo che c’è una criticità dal punto di vista della pulizia – argomenta Petetta –, anche perché in questo momento, non passando acqua continuamente, il fondo tende a riempirsi di detriti. Stiamo pulendo con degli aspiratori industriali, ossia pompe ad alta pressione che assorbono e aspirano materiali bagnati, secchi, liquidi". Sempre con i fondi ottenuti dalla commissariamento straordinario, sono in corso di esecuzione i progetti per la pulizia straordinari e il risezionamento tra Barisano e Coccolia, e la sistemazione delle chiuse e degli argini a San Lorenzo in Noceto, rispettivamente con 165 e 180mila euro. Infine, per la questione dei tratti tombinati e non, che appartengono a privati, l’assessore Petetta sottolinea: "Il proprietario che ottiene la concessione dovrebbe prendersi anche l’onere anche della manutenzione".