REDAZIONE FORLÌ

I Sangiovesi riuniti nel simbolo della stella

È stato presentato ieri a Rocca delle Caminate il marchio che identificherà il vino più tipico di Romagna di ben 16 sottozone

di Quinto Cappelli

Una stella-corona, tratta da un particolare del mosaico del cielo stellato del mausoleo di Galla Placidia a Ravenna ha incoronato il Sangiovese delle 16 sottozone ‘Rocche di Romagna’. Il nuovo marchio è stato presentato ieri ufficialmente nella splendida Rocca delle Caminate dalla presidente e dal direttore del Consorzio Vini di Romagna, Ruenza Santandrea e Filiberto Mazzanti, presenti gli assessori regionali all’agricoltura e al turismo, Alessio Mammi e Andrea Corsini, da vari sindaci delle principali città romagnole, fra cui quello ospitante di Predappio Roberto Canali (che ha portato il saluto inaugurale) e Imola Marco Panieri.

D’ora in poi il nuovo marchio collettivo europeo che identifica i ‘Romagna Sangiovese’ riunisce tutti i prodotti e i produttori delle 16 sottozone: Serra, Brisighella, Marzeno, Modigliana, Oriolo, Castrocaro, Predappio, Meldola, Bertinoro, Cesena, Mercato Saraceno, Longiano, Imola, Coriano, San Clemente e Verucchio. Per la presidente e il direttore del Consorzio Vini di Romagna, "il marchio vuole incentivare consumatori e consociati alla ricerca di espressioni sempre più autentiche del Sangiovese, formidabile interprete dei suoli in cui cresce". Apertasi con la giornalista del vino e scrittrice americana Kerin O’Keefe, in qualità di madrina, la manifestazione si è conclusa con la degustazione dei Sangiovese delle Rocche nella terrazza panoramica, la cui visuale spazia sui territori delle 16 sottozone, dalle colline romagnole al mare.

Oltre agli interventi dei due assessori regionali Mammi e Corsini, che si sono impegnati nella promozione del Sangiovese con nuovo marchio, sono state due le relazioni di fondo sulle prospettive del Sangiovese ‘marchiato’ Rocche di Romagna: quella storico-culturale dello scrittore Carlo Lucarelli (che riportiamo a fianco) e quella turistico-commerciale della giornalista americana. Per la O’Keefe "i castelli di Romagna fanno parte del Dna della millenaria storia di questa terra, che ora con il nuovo marchio è entrata in una bottiglia di Sangiovese, di cui gli Americani sono innamorati". E aggiunge: "In America solo da 5-6 anni c’è stato un grande riconoscimento e apprezzamento dell’abbinamento cibo e vino (cioè bevuto durante il pasto), mentre prima il vino era considerato un aperitivo oppure un cocktail". Conclude la scrittrice e degustatrice americana: "Con questo cambiamento di mentalità, si aprono dei nuovi mercati americani specialmente per il Sangiovese Rocche di Romagna".

A questo proposito l’assessore regionale Mammi ha annunciato che il prossimo novembre una delegazione regionale guidata dal presidente Stefano Bonaccini andrà in missione a San Francisco e a Los Angeles per promuovere i prodotti emiliano-romagnoli, fra cui il Sangiovese Rocche di Romagna. E la presidente Ruenza Santandrea ha aggiunto: "Nel 2023 organizzeremo una mostra itinerante in tutti i castelli del 16 sottozone. Inoltre, stiamo pensando come coinvolgere lo scrittore Lucarelli a scrivere e parlare dei principali castelli di Romagna ‘marchiati’ ora Sangiovese". Da oggi i 16 tasselli delle sottozone formano finalmente un unico ‘mosaico’ incoronato da eccellenze, che potrebbe diventare un famoso re di molte tavole nel mondo.