Forlì ha chiuso il suo 2024 con l’affermazione più corale del suo campionato. Dei nove effettivi scesi in campo a Lecce (Tavernelli è stato tenuto a riposo precauzionale), ben sette hanno fornito un contributo compreso tra i 13 punti segnati da Matteo Parravicini e i 9 di un quartetto assortito. I due rimasti fuori dal computo, peraltro, si sono assestati poco sotto: 8 punti per Gaspardo, 6 in appena 9’ per Pascolo.
I numeri comportano un’altra considerazione: se il gruppo italiano non si è mai risparmiato, quella a casa di Nardò si è rivelata un’uscita in cui l’apporto dei due stranieri in maglia Unieuro è risultato minimo. Demonte e Toni, in 57’ complessivi trascorsi sul parquet di Lecce, hanno collezionato soltanto 18 punti in due, chiudendo entrambi a quota 9. Hanno tirato a canestro 18 volte, in misura inferiore rispetto ad altre occasioni, ma comunque pari al 28% di quelle tentate dall’intera squadra – dunque più di una su quattro – nel corso del match. Soltanto 5 di queste conclusioni hanno però trovato il fondo della retina, per un non esaltante 27,8% di realizzazione. Il contributo del duo straniero, così, ha impattato soltanto per il 21% negli 84 punti realizzati dall’Unieuro nel penultimo turno del girone di andata.
Harper e Perkovic sono così rimasti al di sotto della rispettive medie stagionali nell’uscita contro la Hdl. La guardia croata è il miglior realizzatore della squadra con 13,5 punti a partita, seguito dal classe ’89 di Nashville (12 di media), che per la terza partita di fila non ha centrato la doppia cifra. Al contrario dell’ultimo arrivato, che solo in due occasioni (Udine e, appunto, Nardò) nelle dieci partite in biancorosso non ha superato tale soglia. Harper, invece, ben 8 volte su 18 si è assestato sotto i 10 punti segnati, superando poi soltanto in due occasioni quota 20 (Rimini e Livorno). Altrettante per Toni, benché in meno tempo: contro Orzinuovi e Vigevano.
Inoltre, soltanto in altre due gare l’accoppiata forlivese ha segnato meno dei 18 punti mandati a bersaglio domenica scorsa. Vale a dire contro Udine (14 punti in due) e Fortitudo Bologna (13) tra novembre e dicembre. In entrambi i casi, le due uscite poco prolifiche degli stranieri forlivesi sono corrisposte a due passi falsi per l’Unieuro.
Come detto, però, Forlì è rinfrancata da ciò che il resto della squadra riesce a fornire alla causa. Un prezioso mattoncino che porta in doppia cifra di media anche Gaspardo (11,1 ad allacciata) e Parravicini (10,2 in 20,8 di utilizzo: un punto ogni due minuti in campo). Un lusso che, tra le big, possono permettersi davvero in pochi. È ad esempio uno degli ingredienti della Rimini capolista, che mantiene sei giocatori dai 10,8 punti di media in su, di cui quattro italiani. Quindi, nella prima metà della classifica, solo Milano (con Gentile e Amato) e Verona (Esposito e Penna) riescono a fare altrettanto. Un tesoro che la Pallacanestro 2.015 può davvero far fruttare nel prosieguo della stagione, se riuscirà a trovare stabilità con i propri stranieri.
Simone Casadei