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Gruppo Ferretti: accordo per il rinnovo del contratto integrativo con i sindacati

Raggiunto l'accordo per il rinnovo del contratto integrativo del Gruppo Ferretti, con focus su valorizzazione femminile e premi produttività.

Via libera all’ipotesi di rinnovo del contratto integrativo di secondo livello del Gruppo Ferretti, leader mondiale nella progettazione, costruzione e commercializzazione di yacht a motore e imbarcazioni da diporto. L’accordo riguarda oltre 2.000 addetti e l’intesa è stata raggiunta dai vertici dell’azienda e i sindacati di categoria Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Feneal-Uil. Nello specifico riguarda i principi e i criteri che nel prossimo triennio porteranno a riconoscimenti sia economici che normativi e una maggiore attenzione alla valorizzazione del lavoro femminile anche attraverso il contrasto ad ogni forma di violenza e molestia.

"L’accordo conferma la volontà di stabilizzare i rapporti di lavoro – spiega una nota sindacale –, anche con il rientro di attività date all’esterno, e con la piena collaborazione su un’informazione puntuale delle aziende presenti nei cantieri e delle lavorazioni loro affidate". Tra i provvedimenti ci sono il diritto alla trasformazione del rapporto di lavoro part time, il frazionamento in ore e di un ulteriore 30% dell’indennità prevista per i congedi parentali (6 mesi), la possibilità di chiedere il lavoro agile, cioè lo smartworking, fino a 4 giorni al mese e la copertura delle ore di spostamento per la fruizione delle ore per accertamenti sanitari. "Sono stati inoltre migliorati – proseguono le sigle sindacali – gli importi economici relativi alle indennità professionali, di trasferta, al premio di fedeltà, al premio feriale, all’indennità di compensazione riduzione orario di lavoro e al buono pasto". Inoltre per i lavoratori iscritti al fondo previdenziale la percentuale di contribuzione aziendale è stata aumentata al 2,5%. E chi destinerà a tale fondo una quota del premio di produzione riceverà ulteriori risorse aggiuntive.

Si è ottenuto anche un aumento della cifra destinata al premio di produttività passando dagli attuali 3.700 ai 4.000 euro a fine triennio, e si è previsto un percorso certo di valutazione biennale, per tutte le figure esecutive, finalizzato alla crescita professionale. "Questa intesa – hanno dichiarato i sindacati – è stata raggiunta dopo diversi incontri e risponde alla volontà delle parti di migliorare la qualità delle condizioni di lavoro".

g.b.