Forlì, 25 maggio 2024 – Sottopassi allagati, strade trasformate in fiumi di acqua e ghiaccio (video), tangenziale chiusa, alberi caduti, scantinati e garage sott’acqua, il traffico nel caos.
E’ pesante il bilancio della violentissima bomba d’acqua durata appena 30 minuti, di cui 10 anche con grandinata, che ha messo in ginocchio Forlì. La grandine ha velocemente imbiancato giardini, terrazze e strade, mentre il nubifragio ha mandato in tilt la circolazione. In centro città, corso Mazzini è stato allagato, così come altre zone dove si sono registrate oltre 50 mm di pioggia caduti in pochi minuti con intensità elevatissime. Il tutto è accaduto intorno alle 15 e la città è tornata alla normalità solo a fine pomeriggio: ma i danni sono ingenti.
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Nello specifico sott’acqua corso della Repubblica, la centralissima piazza Saffi e altre arterie. Le caditoie e gli impianti fognari non sono riusciti a contenere tutta l'acqua così da provocare ruscellamenti con varie zone inondate. Diversi gli alberi caduti anche a causa del forte vento, alcuni sulle auto parcheggiate in corso della Repubblica, nel sovrappasso ferroviario di via Zangheri, viale Roma e via Dragoni.
Forti disagi alla circolazione, con sottopassi allagati e la tangenziale in black out: in via Gorizia è stato necessario l’intervento dei mezzi di soccorso per sbloccare un’auto rimasta praticamente sommersa. Problemi anche in via Bertini.
Colpite anche Forlimpopoli e Bertinoro. Frequenti fulminazioni e raffiche di vento, poi la perturbazione si è spostata verso est, interessando la costa, anche della provincia di Ravenna.
L’intensità della pioggia caduta in poco tempo ha riaperto le ferite e il ricordo dell’alluvione, di cui è passato solo da qualche giorno il tragico anniversario. Infatti, l'impianto fognario presenta ancora problemi e inefficienze.
Sono i confini di grossa perturbazione in movimento su tutta l’Emilia Romagna, così come previsto dall’allerta meteo. Scrosci d’acqua e ghiaccio cadono in momenti diversi e in diverse zone della regione, ma dove arrivano trasformano repentinamente il panorama. Le celle temporalesche adornano i nostri cieli già da qualche settimana e ogni giorno colpiscono con violenza e all’improvviso. È un maggio turbolento. Per l’arrivo dell’estate alcuni attendono giugno: secondo le previsioni la bella stagione non è così lontana, ma ancora lo sembra eccome.