Gli stampatori di tele romagnole:: "Sono un bene culturale da tutelare"

Proposta di riconoscimento europeo per le tele stampate romagnole come bene culturale immateriale, iniziativa dell'associazione degli stampatori tradizionali della Romagna.

Gli stampatori di tele romagnole:: "Sono un bene culturale da tutelare"

Antonio Bandini, giovane fondatore di ‘Peromatto’ a Santa Sofia, è vicepresidente dell’associazione

"Stampo, mazzuolo, colore e tela. Più tutta la perizia e la fantasia dell’artigiano". Così Fabio Visini – storico stampatore di Meldola e tuttora presidente onorario dell’associazione stampatori di tele romagnole – sintetizza il metodo della stampa a mano su tela, antica pratica artigianale divenuta, nei secoli, parte integrante del patrimonio storico e culturale della Romagna. Un tesoro così prezioso che ora l’associazione degli stampatori – da sempre affiancata da Cna Forlì-Cesena e da Confartigianato Cesena – vorrebbe proporre alle istituzioni (in primis, la Regione e il ministero dei Beni e delle attività culturali) per avviare l’iter per il riconoscimento delle tele stampate romagnole come bene culturale immateriale, a seguito dell’entrata in vigore della nuova normativa europea nota come "Ig no food".

Introdotta da un regolamento Ue del 2023, la normativa prevede la concessione di un marchio Igp a tutela di prodotti anche non alimentari, come i manufatti artigianali tipici di un certo territorio. Se n’è parlato in occasione dell’assemblea per il rinnovo degli organi direttivi dell’associazione, che riunisce undici stamperie tradizionali delle province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini, tra le quali, appunto, la ‘Bottega Visini’ di Meldola, la stamperia ‘Il Guado di Balsamini’ di Forlì e la stamperia ‘Peromatto’ di Santa Sofia. Proprio il giovane fondatore di ‘Peromatto’, Antonio Bandini, è il neoeletto vicepresidente. "Non sarà facile ottenere questa certificazione – esordisce –, la procedura è lunga e complessa e noi siamo un’associazione di bottegai e stampatori con un mercato di nicchia, troppo limitato per garantire numeri importanti".

Tuttavia, la proposta di un riconoscimento europeo sarebbe stata ispirata dall’iter – conclusosi con successo – avviato dalla Slovacchia, Paese nel quale esiste una tradizione di stampe su tela paragonabile a quella romagnola, seppur realizzata con tecniche differenti. "Per andare avanti dovremmo innanzitutto avere il sostegno del ministero e della Regione, ma finora non mi è parso di notare alcun interesse al riguardo. Sinceramente, la cosa mi rattrista: la stampa ruggine è un metodo consolidato, una tradizione del mondo rurale che resta identica da secoli, un patrimonio da salvaguardare e custodire gelosamente".

Maddalena de Franchis