Gli organizzatori: "Dietro le quinte 140 associazioni. Arrivano turisti"

Fantini: "Parleremo di cambiamenti e come fare la differenza nel migliorare questo mondo".

Gli organizzatori: "Dietro le quinte 140 associazioni. Arrivano turisti"

L’assessore comunale Vincenzo Bongiorno, Patrizia Graziani della Fondazione, l’ideatrice Monica Fantini e l’assessore regionale Andrea Corsini (Salieri)

Un titolo che è una dichiarazione d’intenti, quella della 15ª edizione del Festival del Buon Vivere che quest’anno prende nome ‘R(i)evoluzioni’, "perché ogni anno – come ha sottolineato la sua ideatrice Monica Fantini –, il festival ci richiama a un cambiamento, a nuove riflessioni e a porci domande sull’evoluzione di un’iniziativa già di per sé rivoluzionaria, capace di tenere unite tante anime pur nelle loro differenze, legate dalla consapevolezza che il proprio operato quotidiano può fare la differenza nel migliorare questo mondo". Il Buon Vivere, infatti, anche quest’anno coinvolgerà numerosissime associazioni, locali e non solo: "Saranno ben 140 – precisa Fantini – e sono proprio loro a rendere il festival ciò che è: un contenitore di tante esperienze".

Fantini rimarca anche il percorso della kermesse attraverso degli anni: "Oggi, in particolare da quando siamo diventati ‘festival’ e abbiamo potenziato la collaborazione con la Regione, ci siamo aperti a tutta la nazione, con proficue collaborazioni". A questo proposito è intervenuto Andrea Corsini, assessore regionale al Turismo: "Da tanti anni sosteniamo il Festival del Buon Vivere perché in un territorio come la Romagna, un festival culturale può essere un attrattatore turistico molto interessante, in particolare in una città come quella di Forlì che sul fronte della proposta artistica e culturale si sta muovendo molto bene, riuscendo a catalizzare importanti flussi turistici".

Concorda l’assessore alla cultura Vincenzo Bongiorno: "Il Buon Vivere offre un’occasione di confronto che serve a crescere e fa maturare quegli anticorpi contro quelle manifestazioni di ignoranza e grettezza. Questi eventi sono occasioni importanti per fare comunità, e tutti noi sappiamo quanto la solitudine delle persone in questo momento storico sia un tema doloroso da contrastare anche con eventi prezioso come questo".

Tra i partner storici del festival si conferma anche la Fondazione Cassa dei Risparmi: "Ogni anno – interviene la consigliera Patrizia Graziani –, il Festival del Buon Vivere si rinnova e ci propone delle novità. La Fondazione che rappresento ha sempre creduto in questa iniziativa, capace di attivare una comunità, parlare ai giovani e ai meno giovani offrendo loro l’opportunità per incontrarsi e confrontarsi sempre secondo la filosofia del festival: chi semina buon vivere raccoglie futuro".

Sofia Nardi