Santa Sofia (Forlì-Cesena), 15 maggio 2017 - La dodicesima tappa del Giro d’Italia da Firenze a Bagno di Romagna attraverserà mercoledì 17 maggio per lunghi tratti i territori del Parco nazionale delle Foreste casentinesi monte Falterona e Campigna. Così quella che è stata ribattezzata la ‘tappa Bartali’ si può anche considerare, a pieno titolo, anche la tappa del ‘Parco nazionale’ non solo perché ben tre saranno i comuni del parco toccati dalla carovana rosa (Pratovecchio Stia, Santa Sofia e Bagno di Romagna), passando per il passo della Calla, la Foresta di Campigna e Corniolo, ma anche per il forte sostegno dato dall’ente parco alla realizzazione della tappa stessa. Infatti sono 35 mila gli euro messi a disposizione per coprire direttamente le spese senza considerare altri 30mila euro che in maniera indiretta serviranno ai comuni per promuovere il turismo anche dopo il passaggio del Giro. Uno sforzo importante a cui si aggiunge una quota significativa da parte di Romagna Acque spa con 25mila euro. «Sono particolarmente soddisfatto che l’edizione del centenario attraversi ‘da valle a valle’ il parco – commenta il presidente del parco Luca Santini –, con la sua carovana rosa. Quest’anno ci saranno le bike-camera e ci si avvarrà dell’analisi in tempo reale dei dati di corsa, effettuato con transponder sulle bici dei concorrenti. Abbiamo fatto uno sforzo significativo per il Giro perché è uno degli avvenimenti sportivi più seguiti al mondo e rappresenta una vetrina straordinaria per questa meravigliosa area protetta. La diretta permetterà ai milioni di telespettatori che seguiranno dalle case e dai luoghi pubblici di oltre 180 paesi nel mondo, di osservarla, anche dall’alto, in una delle sue stagioni più belle, con i suoi monumenti pieni di storia e la sua natura mozzafiato». In effetti il ciclismo è uno sport che riesce a sintetizzare tutti i valori migliori dell’uomo: la fatica e il sacrificio necessari a raggiungere un obiettivo, la strategia e l’affiatamento con i compagni. Ma anche il «coraggio, l’altruismo e la fantasia», come canta Francesco De Gregori, risorse indispensabili per vincere. E non solo. «Le due ruote – conclude Santini – sfrecciano silenziose e leggere nel vento e sono il simbolo più bello e compiuto della mobilità sostenibile, del rispetto della natura. Il passo della Calla con i suoi 1296 metri è la seconda vetta della tappa, un simbolo che unisce da secoli due territori legati da una storia comune di lavoro e di battaglie per la libertà e ora unite anche dalla bellezza di un’area protetta tra le più belle a livello europeo». Il giorno dopo si ripartirà da piazza Saffi a Forlì.
CronacaGiro d'Italia 2017, l'Appennino forlivese fiuta l'affare