SERGIO TOMASELLI
Cronaca

Giochi pericolosi. Clic illegali per Petrelli, centravanti del Forlì. Oggi sarà in campo

L’accusa: ha scommesso o puntato soldi online su siti fuorilegge. Era stato compagno di squadra di Nicolò Fagioli (entrambi ex Juve).

Petrelli, 23enne di Savignano, ha segnato finora 12 gol. Fino a 15 anni era nel Cesena

Petrelli, 23enne di Savignano, ha segnato finora 12 gol. Fino a 15 anni era nel Cesena

È stato finora l’anno della sua rinascita (sportiva): Elia Petrelli è il centravanti di un Forlì che i tifosi potrebbero ricordare a lungo. I biancorossi sono primi in serie D, a un passo dal ritorno nella terza serie nazionale, la C, dopo otto anni: hanno 7 punti di vantaggio sul Ravenna e, in caso di vittoria e concomitante sconfitta dei giallorossi bizantini, già stasera potrebbero dare inizio alla festa. La vigilia di Petrelli non è come tutte le altre: oggi – confermano fonti biancorosse – giocherà titolare a Piacenza. Anche se ha saputo di essere tra gli indagati nella nuova inchiesta che ha scosso il mondo del calcio: quella sulle scommesse clandestine. "Giuochi non autorizzati", annota il tribunale di Milano, epicentro dell’indagine.

I due nomi di maggior spicco, emersi già in precedenza, sono due centrocampisti della Nazionale: Sandro Tonali (ex Milan, ora al Newcastle) e Nicolò Fagioli (ex Juve, ora alla Fiorentina). Nel loro caso la storia è più complessa: emersa già nel 2023, hanno patteggiato. Poi, nella rete degli inquirenti, sono caduti altri sportivi a decine, quasi tutti calciatori, che avevano scommesso su "piattaforme non legali", sia di scommesse sia di poker da giocare online, organizzate da Tommaso De Giacomo, Patrik Frizzera e Pietro Marinoni. Tra i clic illeciti, ci sono quelli di altri nomi nel giro della Nazionale, di ieri o di oggi: Alessandro Florenzi (Milan), Mattia Perin (Juve), Nicolò Zaniolo (Fiorentina) e molti altri. E c’è anche Elia Petrelli, 23 anni, originario di Savignano sul Rubicone.

Al centravanti del Forlì è contestato l’articolo 4, comma 3, della legge 401 del 1989. Quella che dà allo Stato o ad altro ente concessionario il monopolio dei giochi. E punisce non solo chi tiene abusivamente il ‘banco’, ma anche chi gioca: come Petrelli, stando alle accuse. Si rischia l’arresto fino a tre mesi o un’ammenda.

Petrelli lasciò il Cesena e le sue giovanili (aveva iniziato nella Savignanese, a casa sua) nel 2016, a 15 anni, diretto alla Juventus. È appena sei mesi più giovane di una delle figure di spicco di questa vicenda, Nicolò Fagioli, di cui è stato compagno di squadra in bianconero e con le rappresentative azzurre giovanili. Una delle accuse rivolte a Fagioli (e a Tonali) è quella di aver "diffuso e pubblicizzato tra i loro conoscenti le piattaforme illegali", facendo "da tramite". Petrelli, ad ogni modo, non è riportato nell’elenco di coloro che hanno finto di acquistare orologi di lusso per coprire le perdite: secondo gli inquirenti, la gioielleria Elysium di Milano aveva incassato soldi da numerosi sportivi. Cifre enormi come appunto Fagioli (693mila euro) o ‘solo’ 3.500 euro. Ma il nome di Petrelli non c’è. Questo indicherebbe un coinvolgimento minore. Un altro aspetto importante: ai calciatori è vietato scommettere sulle partite di pallone di qualunque livello, pena la squalifica. Non sarebbe questo il caso del centravanti biancorosso. Altri ‘colleghi’ finiti nell’inchiesta avevano in effetti giocato a poker online e, pur finendo nei guai con la giustizia, hanno continuato a scendere in campo.

Il Forlì Calcio non ha voluto commentare la vicenda, evidenziando di non avere alcun ruolo: è, secondo fonti del club, "una vicenda personale senza alcun impatto sportivo". Se si resta sulla dimensione del calcio giocato, Petrelli è stato fin qui un protagonista fondamentale per il Forlì: 12 gol in 25 partite. Ne aveva segnati appena 3 nelle scorse tre stagioni, tra Reggina, Ascoli, Carrarese, Triestina, Siena, Pro Sesto e Fermana. A proposito di gol: fece esplodere il Morgagni quello segnato alla Cittadella Vis Modena, una palla all’incrocio dei pali nella partita che ha dato per la prima volta il primato solitario che, finora, il Forlì non ha più resistuito. Oppure il liberatorio 3-1 di domenica scorsa col Tuttocuoio. Per Petrelli può essere la stagione del rilancio. Ma dovrà far dimenticare questa storia.