E’ stata un successo la visita studio-sopralluogo all’area boscata di Fantella di Galeata di proprietà della Regione e gestita dall’Unione dei Comuni della Romagna Forlivese: un’area pilota che con altre due (nell’Appennino parmense e in Friuli, nel Tarvisiano) fa parte del progetto dell’Unione Europea ‘LifeCO2Pes&Pef’; progetto che vede la prestigiosa Scuola S. Anna di Pisa capofila e tra i partner le Regioni Emilia-Romagna e Friuli Venezia Giulia, l’Unione dei Comuni della Romagna Forlivese, Legambiente, l’Università di Milano e FederlegnoArredo.
L’idea del progetto è di poter coniugare la conservazione della foresta, i suoi processi e i suoi servizi ecosistemici, aumentando gli assorbimenti di CO2, diminuendo le emissioni di carbonio per eventi estremi e massimizzando la crescita forestale, con la garanzia di poter continuare a fornire prodotti, legname e quant’altro al sistema industriale, creando reddito e benessere per le comunità locali.
"Infatti le foreste forniscono legname, erbe medicinali e cibo – si legge nella presentazione –, custodiscono un vero patrimonio di biodiversità, assorbono l’anidride carbonica e mitigano il clima, arginano i rischi di dissesto idrogeologico, influiscono sul benessere e la qualità della nostra vita. In altre parole, rappresentano un bene inestimabile per tutti gli esseri viventi".
Ad accogliere la delegazione e i promotori del progetto nella Sala Zangheri di Palazzo Nefetti a Santa Sofia (sede del Parco nazionale) il responsabile tecnico dell’Unione dei Comuni Gianluca Ravaioli, il direttore facente funzione del Parco Andrea Gennai e il project manager della Regione Gabriele Locatelli, che commenta: "Saranno redatte linee guida da utilizzarsi nelle scelte che dovremmo affrontare al fine di aumentare lo stoccaggio di anidride carbonica attraverso una gestione attiva del bosco". Sara Tessitore e Nicola Fabbri della scuola di S. Anna aggiungono: "Col nostro staff all’Università di Milano rappresentata da Giorgio Vacchiano – professore in gestione e pianificazione forestale –, abbiamo raccolto dati e lavorato coi simulatori al computer per capire quali parti del bosco sarebbero più esposte agli incendi".
Presente anche il Ministero delle politiche agricole e forestali con Saverio Maluccio del dipartimento carbonio del Crea, che sottolinea con soddisfazione gli interventi per una gestione forestale sostenibile a Galeata "per rendere le nostre foreste climaticamente intelligenti". Il responsabile tecnico del demanio regionale per l’Unione dei Comuni Gianluca Ravaioli fa infine notare che è stata "molto apprezzata la metodologia di intervento contro i rischi di incendio nell’area di abete rosso della Fantella come pure la gestione operativa eseguita sul terreno dalla ditta Claff Ambiente".
Oscar Bandini