Forlì, 26 settembre – Drammatica l’avventura (a lieto fine) capitata sabato scorso a Federico Pace, 55 anni di Portico, sposato e con quattro figlie, consigliere comunale con il sindaco Maurizio Monti, responsabile di un’azienda agricola a pochi chilometri da San Benedetto in Alpe, lungo la strada provinciale 55 per Marradi. L’uomo, vittima di un infortunio, ha vissuto i soccorsi dei sanitari come un’odissea a causa delle frane dell’alluvione. La tragedia è stata sfiorata e adesso è lo stesso protagonista – che ha riportato la rottura di tibia e perone: ne avrà per alcuni mesi – a raccontare la vicenda.
"Verso metà pomeriggio stavo tagliando erba e arbusti col decespugliatore in azienda, quando improvvisamente si è spezzata la lama dell’attrezzo, conficcandosi in una mia gamba. Istintivamente ho cercato di estrarmela, mentre perdevo sangue. La botta e l’impressione mi hanno frastornato. Con un piede e zoppicando, ho cercato di raggiunge l’auto ad una ventina di metri, cercando disperatamente il cellulare, che in quel luogo prende male per lanciare l’allarme".
Localizzato con difficoltà il luogo dell’incidente, i soccorritori del 118 della Misericordia di San Benedetto si sono precipitati a soccorrere l’uomo.
Ma a questo punto entrano in gioco le conseguenze dell’alluvione e delle frane che lo scorso maggio hanno devastato l’Appennino. Infatti, una grossa frana ha trascinato a valle un tratto di strada di 200 metri, in località Ca’ della Via, proprio lungo la provinciale 55 San Benedetto in Alpe-Marradi di 20 chilometri, con la circolazione interrotta da quattro mesi.
Quando i soccorritori sono arrivati, hanno dovuto abbandonare l’ambulanza ai bordi della frana, trasbordare in un Pick up di volontari per arrivare, dopo due chilometri circa, sul luogo dell’incidente per portare al ferito le cure del caso, fino a riportarlo per un tratto in barella a spalle e poi col mezzo, per sentieri e viottoli di fortuna fino all’ambulanza e quinti all’ospedale di Forlì.
L’episodio ha però subito innescato "un’amara lettera" del sindaco di Portico e San Benedetto, Maurizio Monti, che ha scritto una lettera urgente al generale Paolo Francesco Figliuolo, tramite il tenente colonnello Vincenzo Martella; al prefetto di Forlì-Cesena; e al presidente della Provincia di Forlì-Cesena, Enzo Lattuca, tramite l’ingegner Fabrizio Di Blasio, responsabile delle strade, per informarli sulle conseguenze della frana località Ca’ della Via "che di fatto ha isolato abitanti, attività agro-pastorali e vie di comunicazione".
Dopo aver descritto come è avvenuto l’incidente, il sindaco Monti continua: "Purtroppo l’ambulanza non ha potuto raggiungere il ferito, in quanto sia la strada provinciale (Sp) 55 che la Sp 86 (Tredozio-Tramazzo-Bivio Sp55), attualmente sono interrotte causa frane e l’elicottero non poteva atterrare". Conclude amareggiato il sindaco: "È inutile dire che si è sfiorata la tragedia ed è per questo che Vi scrivo per chiedere di tenere alta l’attenzione sulle nostre problematiche".