Da diversi anni sentiamo parlare ogni giorno di riscaldamento globale, oltre che di locuzioni e termini collegati a questo problema: inquinamento, raccolta differenziata, emissioni, smog, pm10. Ogni volta ci proponiamo di trovare una soluzione al problema, eppure, sembra che si vada sempre più verso un peggioramento. Dal momento che per rallentare il riscaldamento globale è necessario ridurre le emissioni di tutti i gas serra, cosa possiamo concretamente fare affinché la più grande sfida del genere umano possa essere vinta? I gas nell’aria, come il metano e l’anidride carbonica, sono naturali e il pianeta riesce a contenerli, ma, considerando anche quelli prodotti dall’uomo, la situazione cambia.
Le fabbriche, le auto, le case…ogni elemento che interagisce con altri all’interno di un ecosistema ha un suo peso. Se non ci attiviamo subito, tra qualche anno le generazioni future non avranno più un pianeta ‘sano’ sul quale abitare. È importante, quindi, ridurre l’inquinamento attraverso l’utilizzo di energie rinnovabili, al fine di limitare il più possibile l’effetto serra, con la speranza di salvare, seppur in parte, la Terra.
Le azioni dell’uomo, anche quelle più superficiali, contribuiscono ad alimentare questo fenomeno. Bisogna assolutamente promuovere l’Agenda 2030 e mettere in atto tutte le pratiche ambientali in un’ottica di sviluppo sostenibile. Come sappiamo, lo sviluppo sostenibile è la capacità della nostra specie di riuscire a vivere, in maniera dignitosa ed equa per tutti, senza distruggere i sistemi naturali da cui traiamo le risorse per vivere e senza oltrepassare le loro capacità di assorbire gli scarti e i rifiuti dovuti alle nostre attività produttive. La concezione classica di ‘sviluppo sostenibile’ aveva inizialmente una ricaduta solo in ambito ambientale.
In seguito il concetto di sostenibilità è stato ampliato e ha acquisito un significato multidimensionale includendo questioni anche di sviluppo economico e progresso sociale come diritto allo sviluppo dei paesi più poveri, arrivando all’ormai noto programma di intervento: l’Agenda 2030. Se considerassimo nel profondo tutto ciò che l’uomo ha prodotto all’ambiente, allora sì che si profilerebbe solo un quadro negativo. A tal proposito invitiamo, chiunque ne abbia tempo e voglia, a visionare il video ’Man’ di Steve Cutts, rintracciabile in rete nel quale, in modo evidente e semplice, si evincono tutti i fattori che hanno avviato il processo di distruzione del pianeta Terra: la caccia, la macellazione di animali, gli incidenti petroliferi in mare, il disboscamento, la cementificazione sempre più accentuata ai danni delle aree verdi, l’inquinamento attraverso i mezzi su gomma, le multinazionali con la loro produzione 24h, le discariche gestite in malo modo per mezzo della corruzione, le gare di appalto, le onde magnetiche dei milioni di dispositivi cellulari e quant’altro.
Fattori che hanno favorito il riscaldamento globale, compromettendo in misura considerevole gli ecosistemi ambientali.
Insomma, il mondo é come una immensa stanza che l’essere umano continua a riscaldare senza curarsi dell’eccessiva temperatura, spesso per il solo piacere di restare comodamente al caldo, senza riflettere, né agire. Che fine faranno diverse specie animali se l’uomo non interverrà al più presto?
Salviamo l’orso bianco
La necessità di ridurre il riscaldamento globale riguarda tutta una serie di aspetti, ovviamente negativi, che, se non cerchiamo di frenare, seppur non ripristinare, vedranno nei prossimissimi anni la fine di diverse specie animali. È interessante riflettere sul perché l’orso polare rischierebbe l’estinzione. Si tratta solo di una questione climatica o di una conseguenza correlata? Ebbene sì, l’orso polare, per mezzo del cambiamento climatico, passa sempre più tempo sulla terraferma dove non trova cibo. Promettiamoci, tutti, di camminare sempre più a piedi, di non sprecare tanta acqua, evitare di usufruire di una temperatura domestica alta, favorire il principio delle tre ‘R’, riusa, riduci e ricicla al fine di rallentare l’inquinamento. Gridiamo a gran voce: Salviamo l’orso bianco!
Classi 1ªE e 2ªA