SERGIO TOMASELLI
Cronaca

Forlì verso una serie C con grandi piazze. Fino a 4 derby. E magari addirittura la Samp

Il ‘Morgagni’ si prepara a cornici eccezionali: nella categoria militano Rimini, Carpi e Spal. E può essere ripescato il Ravenna

La gradinata del ‘Morgagni’ finalmente gremita, giovedì nel match contro la Pistoiese che ha sancito il ritorno dei biancorossi nella terza serie, quella del calcio professionistico, otto anni dopo l’ultima volta (foto Sara Callegari)

La gradinata del ‘Morgagni’ finalmente gremita, giovedì nel match contro la Pistoiese che ha sancito il ritorno dei biancorossi nella terza serie, quella del calcio professionistico, otto anni dopo l’ultima volta (foto Sara Callegari)

È festa in città per la promozione – storica, dopo 8 anni – del Forlì che torna nel calcio professionistico. Si tratta di un risvolto decisamente importante non solo a livello sportivo ma per tutta la città, in previsione del prossimo campionato di Serie C che porterà allo stadio ‘Morgagni’ compagini blasonate e storiche, e le loro robuste tifoserie.

Quest’anno il picco di spettatori nelle gare casalinghe si è toccato nel derby contro il Ravenna. Il match (decisivo e vinto) contro il Ravenna ha riacceso una fiammella d’entusiasmo: quel colpo d’occhio da tutto esaurito con 3.500 spettatori potrebbe ripetersi. Un indotto e una vetrina per la città. Con molta probabilità, il Forlì verrà inserito nel girone B della Serie C, che comprende generalmente le squadre del centro Italia, dall’Emilia-Romagna alla Toscana, fino all’Abruzzo e forse anche la Liguria.

Proviamo allora a tracciare un ‘girone dei sogni’, per il prestigio delle avversarie, il loro richiamo e la possibilità di vedere il ‘Morgagni’ pieno. Con i campionati ancora in corso, è impossibile dire con certezza quali squadre saranno le avversarie dei biancorossi nella stagione 2025/26, ma, al netto degli ormai prossimi verdetti tra serie B e C, ragioniamo sulle possibilità, rispettando la geografia.

Per esempio, è fin troppo facile immaginare il ritorno del derby contro il Rimini, che milita in C. E anche il Ravenna potrebbe esserci, grazie a un ripescaggio che negli ambienti del calcio viene considerato possibile, in virtù della vittoria della Coppa Italia di serie D e dei criteri meritocratici ed economici della Lega. Il prossimo anno quindi si potrebbe riproporre, tra i professionisti, il derby che ha infiammato il ‘Morgagni’ quest’anno.

Molto probabili Livorno e Sambenedettese, promosse dai gironi E e F di Serie D: le loro tifoserie sono tra le più note tra i dilettanti per le coreografie sceniche e vistose, oltre che per l’attaccamento forte alla maglia. Entrambe si collocano ai vertici della classifica per media spettatori: circa 5mila le presenze stabili al ‘Picchi’ di Livorno e al ‘Riviera delle Palme’ di San Benedetto del Tronto.

Detto del Rimini, nell’attuale girone B di Serie C ci sono oggi squadre come Pescara, Carpi, Perugia, Ascoli e Spal, tutte con precedenti – in alcuni casi anche recenti – in serie A. l’accesso proprio alla Serie B. La Spal lotta per salvarsi ma sarebbe un altro derby regionale (si gioca a Ferrara), così come il Carpi che ha una lunga tradizione di rivalità col Forlì, rinverdita nelle ultime stagioni in D. Dalla serie B potrebbe arrivare un’altra emiliana: la Reggiana, che rischia di retrocedere. E sarebbe clamoroso se si giocasse contro la Sampdoria: i genovesi, campioni d’Italia nel 1991, oggi sarebbero salvi ma sono tuttora a rischio. La Samp è tra le compagini più seguite della B: potrebbe essere inserita nello stesso girone del Forlì in caso di retrocessione, e rappresenterebbe sicuramente la rivale più blasonata del girone. Tra le società geograficamente vicine c’è anche la Ternana, se non sarà promossa dalla C alla B.

Infine, la serie C ospita da qualche anno le formazioni ‘satellite’ dei grandi club di serie A: il Rimini, per esempio, ha già affrontato il cosiddetto ‘Milan Futuro’. Il Cesena, quando era in C, se l’è vista con la Juve Next Gen, senza contare l’Atalanta under 23 e l’arrivo di un’analoga rappresentativa dell’Inter. In questo caso, nonostante i nomi roboanti, magari i tifosi non sono molti, ma i campioni di domani possono essere un richiamo anche al ‘Morgagni’. Con tutto il rispetto, un’altra cosa rispetto ad Altopascio, Sammaurese, Corticella e Sasso Marconi affrontate quest’anno.