Sei vittorie consecutive, primo posto in classifica al termine del girone d’andata, miglior media gol di tutta la serie D: il Forlì Calcio, che apre il suo 2025 domenica con la trasferta a San Mauro Pascoli, sta vivendo un momento straordinario. La vetta solitaria, se confermata al termine del campionato, spedirebbe i galletti in serie C, la terza serie nazionale, dove mancano dalla stagione 2016-17.
Gran parte del merito è di Alessandro Miramari, l’allenatore: 54 anni, il Forlì l’ha scelto in estate perché le sue squadre proponevano un calcio offensivo, e anche efficace. Guidando il ‘piccolo’ Corticella, la squadra di un quartiere di Bologna, è arrivato per due anni consecutivi alla finale playoff, poi persa. Ha trasformato il Forlì in una macchina del gol capace di segnare 38 volte in 17 partite, come nessun’altra nella massima serie dilettantistica. A dimostrazione della volontà di continuare a vincere, prima di Natale è arrivato il rinforzo Michele Trombetta, attaccante che con Miramari è stato tra gli artefici del ‘miracolo’ Corticella. La principale avversaria sembra l’ambizioso Ravenna: il derby di ritorno, al Morgagni, è in programma il 23 marzo. Festeggiare davanti agli antichi rivali potrebbe rendere l’anno davvero memorabile.
In autunno il Forlì è stato protagonista anche di una notizia negativa: il pignoramento di un incasso da parte dell’ufficiale giudiziario, per una contesa legale con un ex consulente che vanta un credito di 130mila euro (e si riserva di chiedere il fallimento). La società ha precisato di aver fatto Appello e di non avere altre pendenze: anche su questo, il 2025 può essere decisivo. Per potersi concentrare solo sul campo.