di Gianni Bonali
Daniele Cinciarini compie 40 anni proprio domani, giorno in cui sarà in campo in gara1 della finale playoff contro Cremona al Palafiera: la squadra della città in cui è nato e nella quale ha militato nella stagione 201112, collezionando 32 presenze, con una media partita di 10 punti. L’orgoglio, l’esperienza e il talento del capitano biancorosso in una sfida che rappresenta una partita storica per Forlì; un giocatore competitivo e vincente, fratello maggiore di Andrea, playmaker nella Pallacanestro Reggiana.
Cinciarini, lei festeggerà il compleanno domani affrontando proprio le sue origini: Cremona. Come vive tutto ciò?
"Sarà sicuramente una giornata speciale, ma avrò l’opportunità più avanti, con calma, di celebrare la mia ricorrenza. La finale playoff è infatti un traguardo importante per tutti noi e per i tifosi. Sono nato a Cremona, ma ci sono rimasto fino ai tre anni di età, per poi trasferirmi a Pesaro con la famiglia. Poi, sì, ho anche giocato nella città lombarda, con piacevoli ricordi".
Com’è il clima in casa forlivese e come vede la serie contro gli uomini del coach Demis Cavina?
"Noi stiamo attraversando un buon periodo di forma e sarà una bella serie intensa. Domani sera all’Unieuro Arena sarà la prima partita di una finale che è lo specchio della nostra stagione, in cui siamo andati ben oltre le aspettative iniziali. In più giocheremo i primi due match in casa davanti ai nostri tifosi, che ci sosterranno al massimo: dobbiamo sfruttare assolutamente questa occasione".
Forlì e Cremona si sfideranno per la A entrambe con un roster profondo.
"Sono due formazioni che si assomigliano e che hanno espresso un bel gioco di squadra. Entrambe mettono sul parquet un mix di giocatori giovani ed esperti, con Forlì che ha una società solida e che si è mossa bene in fase di mercato durante l’estate scorsa. Siamo un gruppo unito e lo spirito è quello giusto. La mia esperienza mi ha sempre insegnato ad affrontare una partita alla volta, poi vedremo cosa ci riserverà il futuro".
Quali giocatori delle due sfidanti potrebbero essere decisivi nell’indirizzare la finale playoff?
"Cremona ha diversi elementi forti, ma Forlì ha due americani come Sanford e Adrian che sono giocatori di un’altra categoria, più un gruppo di italiani talentuosi e arrembanti, con Giulio Gazzotti e il sottoscritto che siamo gli uomini di esperienza".
Lei conosce bene Antimo Martino. Ci dia un giudizio del suo coach.
"Martino è un allenatore molto bravo con cui ho lavorato in diverse situazioni nel corso della mia carriera. Inoltre lo affiancano gli assistenti Andrea Fabrizi e Paolo Ruggeri: Andrea ha le qualità per fare il coach nel campionato di A2 e Paolo è forlivese e conosce bene la piazza. Insomma uno staff tecnico di livello".
In chiusura, sta per compiere 40 anni e da oltre un ventennio è protagonista sui parquet italiani. Quale è il segreto della sua longevità professionale?
"Ho fatto una vita da atleta, con rinunce e sacrifici, con la fortuna di aver subìto pochi infortuni. Ma soprattutto è importante possedere l’etica del lavoro e anche mio fratello Andrea, cestista, ha la stessa mentalità e disciplina. E poi essere ambiziosi e porsi sempre degli obiettivi da raggiungere".