"Tutto quello che non si fa a monte per la regimazione delle acque dei territori montani lo si paga a valle, come ha dimostrato l’alluvione dell’Emilia Romagna nel maggio del 2023 e ancora quest’anno, con i fiumi esondati". Lo ha sostenuto ieri mattina nel municipio di Portico il generale Francesco Paolo Figliuolo, parlando in premessa ai sindaci di Portico e San Benedetto Maurizio Monti, di Premilcuore Sauro Baruffi, ai rappresentanti della Provincia di Forlì-Cesena il sindaco di Meldola Roberto Cavallucci e della Regione Franco Pardolesi e alle forze dell’ordine e della Protezione civile, durante la prima visita ai due comuni montani, "la novantesima ai comuni alluvionati".
Poi ha precisato: "I vostri territori (e vale per tutta la montagna italiana) non solo non devono spopolarsi, ma devono essere ripopolati, perché la regimazione delle acque può farla solo l’uomo che ci vive". In premessa e poi fuori alla stampa e tv Figliuolo ha precisato: "Non sono qui a fare polemiche, ma ognuno rispetti i suoi ruoli, senza fare inutili confusioni fra ruolo e compiti del commissario all’emergenza e commissario alla ricostruzione". E a chi lo sta tirando per la giacchetta sulla sua assenza durante la terza alluvione del 19 settembre scorso ha risposto: "Ho promosso un tavolo tecnico per affrontare lì i problemi della gente".
I due sindaci di Portico e Premilcuore, con i rispettivi tecnici comunali, hanno illustrato la situazione dei loro territori. Un esempio? Il comune di Portico e San Benedetto deve affrontare 10 frane, fra cui due molto importanti: quella di Caprile, che sta minacciando il paese di San Benedetto in Alpe, per sistemare la quale occorrono 5,2 milioni di euro, mentre quella che ha spazzato via oltre 200 metri di carreggiata sulla provinciale 55 San Benedetto in Alpe-Marradi, trascinandola nel torrente sottostante, è stata riaperta dalla Provincia con i fondi della somma urgenza.
Il primo cittadino di Premilcuore, Sauro Baruffi, ha illustrato le frane del suo comune, "per fortuna uno dei meno colpiti, forse grazie al grande lavoro di manutenzione dei boschi e del territorio con la costante forestazione, ma ne restano due che impediscono le comunicazioni intervallive". La prima sulla strada provinciale 22 della Valbura Portico-Premilcuore, in località Pian di Preti a due km dal paese, e la seconda che interrompe la strada comunale Premilcuore-Montalto-Camposonaldo-Santa Sofia, due km dopo Montalto.
Il commissario ha chiesto agli amministratori locali perché sono arrivate al suo staff poche domande di danni da parte dei privati. La risposta è stata: "Sul territorio non si trovano tecnici disponibili". Allora Figliuolo ha risposto: "Sono ancora in tempo a rivolgersi agli sportelli del commissario". Anche il sindaco di Meldola, Roberto Cavallucci, come fresco consigliere provinciale delegato alla viabilità e alla montagna, ha posto diverse domande sulle strade intervallive ora interrotte da frane, fra cui "il rischio che corrono i fondi del Pnrr, se non andranno spesi entro il 2026".
Figliuolo in conclusione ha assicurato gli amministratori locali che il suo ruolo è quello di "mappare il territorio, stipulare convenzioni con gli enti preposti alla ricostruzione (Società Sogesid o Anas) e coordinare la ricostruzione". Il Commissario Figliuolo ha poi affrontato un lungo sopralluogo, insieme a sindaci, amministratori e tecnici, sulle varie frane di San Benedetto in Alpe e Premilcuore, ascoltando richieste, suggerimenti e proposte. Nel salutare tutti alla fine ha incoraggiato sindaci e amministratori: "Non scoraggiatevi e continuate a lavorare. Anche se ci vorranno soldi, impegno e tempo, ce la faremo".