FRANCESCA MICCOLI
Cronaca

Festival di Castrocaro. Casalegno e Vessicchio hanno incoronato Klem

Il 25enne ha vinto la 66ª edizione con ‘Tutta la notte’, in napoletano. È piaciuta la conduzione del volto tv. Soddisfatto il presidente della giuria.

Festival di Castrocaro. Casalegno e Vessicchio hanno incoronato Klem

Il 25enne ha vinto la 66ª edizione con ‘Tutta la notte’, in napoletano. È piaciuta la conduzione del volto tv. Soddisfatto il presidente della giuria.

È Klem il vincitore della 66ª edizione del Festival di Castrocaro. All’anagrafe Clemente Mezzacapo, il 25enne da Marcianise (in provincia di Caserta) ha sbaragliato un’agguerrita concorrenza con il brano ‘Tutta la notte’: alla finale erano iscritti una band e 8 tra cantanti e cantautori che sperano di calcare presto palcoscenici importanti.

A sancire la qualità dei finalisti è stata l’autorevole certificazione del maestro Beppe Vessicchio, presidente della giuria di qualità. Al termine di una serata graziata dall’afa e molto piacevole, anche se un po’ dilatata nei tempi – la proclamazione del vincitore è avvenuta intorno all’1.20 –, Klem è stato premiato sulle note dell’intramontabile ‘We are the champions’. Il degno momento conclusivo di un evento illuminato dal sorriso spontaneo di una Elenoire Casalegno spigliata e solare, perfettamente a proprio agio sul palco che la vide protagonista già nel 2002. Al fianco della bella ravennate il ‘content creator’ Dany Cabras, presentatosi sul tappeto rosso accompagnato dalla sfilata ‘sonora’ della locale banda Orsini, una delle belle realtà della città della musica.

Esibitosi per primo e dunque sovvertendo la parabola biblica, Klem ha dimostrato una piena padronanza della scena con un brano che sposa il pop italiano e il vernacolo partenopeo, accompagnato da movenze snodate e un’energia travolgente. Una performance che ha messo d’accordo le tre giurie: quella di qualità, formata tra gli altri dal citato Vessicchio e dalla bravissima Serena Brancale, protagonista di un trascinante medley; quindi la giuria delle web celebrities, capitanata da Giulio Pasqui, fondatore di Webboh, media brand di Mondandori destinato alla generazione Z, e quella tecnica, con esponenti di Radio Kiss Kiss, partner della serata che (in assenza, per ora, di un’emittente tv) porterà il vincitore nei propri palinsesti.

Alla piazza d’onore la voce calda di Lio (all’anagrafe Domenico Lione, 26enne di Reggio Calabria, sostenuto persino dal sindaco della sua città); terzo gradino del podio per i Winehot (nome che gioca sull’equivoco tra ‘Why not’, ‘perché no?’ e ‘wine hot’ ovvero ‘vino bollente’, o "vin brulè" secondo l’allegra interpretazione di Elenoire). Da segnalare la splendida l’esibizione dell’ospite d’onore Chiara Galiazzo, vincitrice di X Factor 2012. Interpretando i più grandi successi, da ‘Due respiri’ a ‘Nessun posto è casa mia’, la rossa dalla grande estensione vocale, ha sbagliato qualche parola "di un brano cantato tremila volte": la testimonianza di quanto sia bello emozionarsi a dispetto degli anni di carriera.

Klem si è aggiudicato anche il premio Kiss Kiss e quello delle web celebrities; a Lio il riconoscimento della critica mentre il trofeo per il miglior testo va a Sangro (Alessio Di Lullo, 27enne romano), ispirato al moderno consumismo e alla decadenza dei costumi.