Festa della Madonna del Fonte: devozione e musica a San Donnino
Domani si celebrerà nell’abbazia di San Donnino, sulle colline di Rocca San Casciano, la festa della Madonna del Fonte. Alle 17 sono in programma il rosario, la messa celebrata dal parroco don Giovanni Amati, cui seguirà la processione animata dalla banda di Rocca. Al termine sarà offerta ai presenti una merenda nel parco adiacente.
"La devozione alla Madonna del Fonte – spiega don Amati – risale al 1505, quando in un laghetto nei pressi della chiesa di San Donnino fu ritrovata una piccola immagine della Madonna". Narrano le cronache del tempo: "Portata alla chiesa, durante la notte scomparve e il giorno seguente, che fu il 21 luglio, non trovata più la Sacra Imagine ove l’aveva affissa l’Abate, questi, guidati seco li monaci, e seguito da molto popolo, portossi in processione al Laghetto, ed alla vista della moltitudine, vi si scorse di nuovo la stessa Sacra Imagine sul mezzo delle acque. Inginocchiatisi quindi tutti ad adorarla, la carta corse da sé alla sponda presso l’Abate il quale presala in mano, senza trovarla menomamente bagnata, benedisse con essa gli astanti; poi con grande gioja e cantici di letizia, la portò processionalmente alla sua Chiesa".
Secondo la tradizione, nel 1650 la parrocchia fu preservata dalla peste per intercessione della Madonna e in quell’anno il popolo "fece voto solenne giurato dai viventi d’allora, di osservare d’ora innanzi, come giorno festivo di precetto il giorno 21 luglio ad onore della Beata Vergine del Fonte". Ancora oggi si celebra la festa che, negli ultimi anni è spostata alla domenica più vicina a quella data.
L’abbazia di San Donnino fu costruita dai monaci benedettini prima del Mille, forse come eremo dall’abbazia di Dovadola. Di sicuro nel X-XII secolo apparteneva ai monaci dell’abbazia di San Benedetto in Alpe. Dal 1986 è legata pastoralmente a Rocca San Casciano, rimanendo però parrocchia per la sua importanza storica e artistica, custodendo nell’abside un ciclo di affreschi riminesi del Trecento.
q. c.