MATTEO BONDI
Cronaca

Festa Artusiana al bivio: "Bene, ma dovrà cambiare"

Ieri l’ultima serata. La sindaca Milena Garavini: "Spettacoli da rilanciare, presto assemblee per nuove idee. E penso a un comitato organizzatore".

Milena Garavini, sindaca di Forlimpopoli

Milena Garavini, sindaca di Forlimpopoli

La Festa Artusiana ha chiuso i battenti ieri sera dopo ombre (anche a causa del maltempo) e luci (si è ripresa nel finale).

Milena Garavini, sindaca di Forlimpopoli, qual è il suo bilancio?

"Negli ultimi giorni è andata molto bene: giovedì e venerdì c’era veramente tanta gente ed è la prova che le persone amano molto la festa. Un appuntamento sentito e atteso: la festa non ha perso il suo valore".

Si comincia però a parlare di un necessario rinnovamento.

"Siamo consapevoli anche noi che serve un profondo restyling, una revisione. Dobbiamo cercare un nuovo stile forse, ma ripartendo comunque dallo spirito della festa, che è quello di ritrovarsi e stare insieme".

Può fare qualche esempio?

"Sia in alcune vecchie proposte, come ‘E Goz’ e la Freschineria, che sono sempre vissute e originali, ma anche in alcuni nuovi arrivi come la Bottega Bastarda e gli Imbarieg Dur".

Lei fa riferimento alla ristorazione, che comunque appare ridotta nei numeri rispetto al passato. L’altra anima della festa sono gli spettacoli: anche questi andrebbero rilanciati.

"Il tema dell’animazione e degli spettacoli è cruciale. Dovremo rifletterci, creare situazione più coinvolgenti, visibili e integrate all’interno della festa".

Mai come quest’anno, a parte il periodo Covid, piazza Garibaldi è parsa sottotono: come rivitalizzare il cuore del paese e della manifestazione?

"È lo spazio dedicato ai prodotti e alle tradizioni del territorio. Dobbiamo cercare di coinvolgere maggiormente in maniera sistemica produttori, associazioni di categoria, Pro loco, enti di promozione".

Dal punto di vista degli organizzatori cambierà qualcosa? È tutto in capo al Comune, ma con le amministrative di mezzo, quest’anno è mancata forse una vera e propria regia.

"Un comitato organizzatore sarebbe un buono strumento. Abbiamo bisogno di alleggerire dall’organizzazione tutta una parte tecnica e logistica che gli uffici non possono più fare. L’unica cosa che terrei in capo al Comune è la regia, ma ne parleremo tutti insieme".

Cioè?

"Da settembre apriremo un dialogo con tutti, anche con assemblee pubbliche, per suggerimenti e idee. Ho ricevuto complimenti e critiche, ma erano abbinate a una gran voglia di dare suggerimenti e partecipare: penso che ci sia comunque affetto per la festa e uno spirito positivo e costruttivo".