VALENTINA PAIANO
Cronaca

Famiglia va in Lapponia per realizzare il sogno delle figlie di incontrare Santa Claus

Per i Tedaldi è la seconda volta fino al circolo polare artico con la roulotte: ora l’obiettivo è riuscire a vedere anche l’aurora boreale. “Esperienza indimenticabile”

Forlì, 24 dicembre 2024 - Chi non ha mai desiderato, da bambino, di incontrare Babbo Natale e visitare la sua casa, dove gli elfi lavorano instancabili per preparare i regali?

I forlivesi Manuel Tedaldi e Chiara Ricca Rosellini, di 46 e 39 anni, hanno trasformato quel sogno in realtà. Insieme alle loro figlie, Martina e Vittoria, di 8 e 10 anni, e accompagnati dai loro inseparabili compagni a quattro zampe – due cani e un gatto – sono partiti pochi giorni fa in roulotte per un’avventura unica: scoprire la magia della Lapponia e conoscere di persona Santa Claus.

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Manuel Tedaldi e Chiara Ricca Rosellini, di 46 e 39 anni, insieme alle loro figlie, Martina e Vittoria, di 8 e 10 anni, durante il loro viaggio tra suggestivi paesaggi innevati

Tedaldi, da dove nasce l’idea di un viaggio fino alla Lapponia?

“Questa per noi è la seconda volta fino al circolo polare artico: cinque anni fa portammo le bambine a incontrare Babbo Natale. Fu davvero emozionante ma allora mancò la ciliegina sulla torta: vedere una bella aurora boreale. Così abbiamo deciso di tornare a nord, e stavolta, dopo l’immancabile tappa a Rovaniemi, dirigeremo il timone della nostra roulotte verso i ghiacci di Capo Nord”.

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Manuel Tedaldi e Chiara Ricca Rosellini, di 46 e 39 anni, insieme alle loro figlie, Martina e Vittoria, di 8 e 10 anni, durante il loro viaggio

Quali sono stati i preparativi prima di partire?

“Ci siamo attrezzati con diversi gadget per eventuali ‘emergenze’: un booster per avviare l’auto in caso di problemi alla batteria, piccoli riscaldatori per scongelare eventuali tubature, una piastra da campeggio da utilizzare in alternativa ai fornelli, gomme chiodate e un generatore compatto per ricaricare la batteria della roulotte in caso di guasti all’auto”.

Quanto tempo ci è voluto per raggiungere la casa di Babbo Natale?

“In auto trainando la roulotte, abbiamo impiegato quattro giorni e mezzo di viaggio. Facendo una serie di tappe. Rientreremo il 7 gennaio dopo aver percorso circa 8.500 chilometri”.

Le condizioni meteo per arrivare a Capo Nord non saranno favorevoli, cosa vi aspettate?

“In queste zone è la natura che comanda: la strada per Capo Nord è accessibile solo in convoglio, aperto da uno spazzaneve una volta al giorno, se le condizioni climatiche lo consentono. Noi avremo una finestra di due giorni per tentare l’approdo. Speriamo di riuscirci ma in caso contrario non la vivremo come un fallimento”.

Cos’altro avete in programma di vedere?

“Finora abbiamo visto anche lo zoo di Ranua, la fabbrica delle caramelle di Gränna e l’hotel d ghiaccio. Nei prossimi giorni faremo un’escursione per avvistare le balene e un giro con la slitta trainata dagli husky. Visiteremo anche alcuni musei e villaggi. Infine, andremo a caccia di aurore boreali”.

Qual è stata la reazione delle bambine una volta arrivate alla casa di Babbo Natale?

“È stato un momento molto emozionante per tutti. Entrare nella sua casa, incontrare gli elfi e assistere al tradizionale discorso del 23 dicembre, in cui invita alla generosità e alla pace tra i popoli, è stato particolarmente speciale. Dopo aver salutato la folla arrivata da ogni angolo del mondo, Babbo Natale è partito sulla sua slitta trainata da una renna attraverso il bosco. Le bambine sono rimaste incantate: vedere la magia riflettersi nei loro occhi è stata un’esperienza indimenticabile”.

C’è un messaggio speciale o un regalo che Babbo Natale ha lasciato a Martina e Vittoria?

“Dopo la foto di rito le ha congedate dandogli una carezza e dicendo loro in italiano ‘ci vediamo domani’. In quel momento ci siamo commossi anche noi”.