REDAZIONE FORLÌ

Ex Casa del Fascio di Predappio, “Lavori ancora in alto mare. Serve un nuovo appalto”

“La ristrutturazione era stata affidata a una ditta che non l’ha mai iniziata”. La causa è ancora in corso, si cerca però di elaborare un altro bando

Ex Casa del Fascio a Predappio

Ex Casa del Fascio a Predappio

Predappio (Forlì Cesena), 31 luglio 2024 – A che punto sono i lavori di ristrutturazione dell’ex Casa del Fascio di Predappio, la struttura di 2.700 metri quadrati calpestabili e su tre piani nel centro storico della cittadina del Rabbi, chiusa da ormai 80 anni? Dell’argomento se n’è parlato lunedì sera in consiglio comunale, all’interno delle comunicazioni sulle illustrazioni delle linee programmate del mandato quinquennale da parte del sindaco Roberto Canali. L’argomento, pur non essendo in discussione né messo ai voti (c’era solo una comunicazione), ha suscitato l’interesse del consiglio e in particolare della minoranza, la cui capogruppo, Monica Fucchi, ha chiesto al sindaco quale sia l’attuale situazione.

"Un anno fa – ha spiegato Canali – la ditta Sap di Roma vinse l’appalto del primo stralcio dei lavori di ristrutturazione con un ribasso del 32%, su 2.6 milioni di euro netti (3.5 milioni iniziali, comprese le spese di progettazione e altri oneri). Ma la ditta non ha mai iniziato i lavori”.

A quel punto l’amministrazione comunale ha deciso la recessione del contratto con la ditta Sap, che però ha citato in tribunale il Comune. E la causa tuttora è in corso. Ha detto a questo punto il sindaco Canali: “Nel frattempo noi non siamo rimasti con le mani in mano, ma stiamo lavorando perché l’ufficio apposito dell’Unione dei Comuni rifaccia un nuovo appalto con la stessa cifra, dato che si può fare, indipendentemente dalla causa in corso con la ditta Sap". A questo punto però nessuno è in grado di indicare i tempi sia per risolvere il contenzioso con la ditta che ha vinto il primo appalto sia per realizzare il nuovo bando. Commenta Monica Fucchi, capogruppo della minoranza in consiglio comunale: “Noi siamo in consiglio da poco tempo e dobbiamo entrare dentro un argomento complicato. È vero che non abbiamo pregiudizi, ma bisogna capire bene quello che è successo, attraverso la visione e lo studio delle carte”.

E aggiunge: “Verificata tutta la complessa vicenda, saremo disponibili anche a collaborare con la maggioranza, se chiederà il nostro contributo. Certo bisognerà anche avere tutti chiaro la progettazione e la destinazione finale di questo immobile di grande valore architettonico, storico e culturale. Infatti, io non ho ancora capito quale sia la risposta all’interrogativo di fondo: che cosa se ne vuol fare dell’ex Casa del Fascio, argomento da tempo d’interesse nazionale, ma con enormi potenzialità anche per Predappio e il territorio?”. Il progetto iniziale, elaborato però dalla giunta di Giorgio Frassineti, prevedeva il museo del Novecento. Dovrebbe essere confermata la vocazione culturale, ma Canali ha dato precedenza ai lavori rispetto al progetto scientifico del contenuto.