VALENTINA PAIANO
Cronaca

Malattie dell’estate: "Dengue, un vaccino per chi viaggia. Covid, in ospedale casi in crescita"

Francesco Cristini, primario di Malattie Infettive a Forlì, Cesena e Rimini spiega la nuova profilassi. Mentre per quanto riguarda il Coronavirus, "c’è la variante dagli Usa, che dà però spesso sintomi lievi"

Forlì, 21 luglio 2024 – Nel primo trimestre del 2024 il numero di persone affette da Dengue, detta anche ‘febbre spaccaossa’, è aumentato di circa sei volte rispetto allo scorso anno. Il virus si trasmette con le punture di zanzara che, a causa del cambiamento climatico e di estati sempre più torride, aumenta il rischio di contrarre la malattia. Francesco Cristini, direttore dell’Unità Operativa di Malattie Infettive dell’Ospedale ‘Morgagni-Pierantoni’, illustra la situazione. La sua responsabilità si estende anche agli ospedali di Cesena e Rimini.

Un tecnico in azione per la disinfestazione delle zanzare, che trasmettono la Dengue
Un tecnico in azione per la disinfestazione delle zanzare, che trasmettono la Dengue

Cristini, quali sono i sintomi cui prestare attenzione quando si parla di Dengue?

"I sintomi principali sono la febbre, con cefalea e dolori muscolari diffusi spesso intensi, associati o meno a segni di emorragie, anche lievi. Pensare di essere affetti dalla Dengue è ragionevole solo se c’è stato un viaggio molto recente in una zona endemica. Si tratta infatti di sintomi molto comuni, tipici di molte infezioni virali".

Esistono dei vaccini?

"Quando ci si reca nei paesi in cui circola l’infezione, non parliamo quindi dell’Italia, ci si deve proteggere dalle zanzare, così come si fa, ad esempio, per la malaria. Da pochi mesi è disponibile il primo vaccino per la prevenzione della Dengue, destinato a soggetti selezionati che si recano per periodi lunghi in paesi endemici e a rischio ricadute".

Qual è la situazione a Forlì?

"Si segnalano solo casi sporadici in alcuni viaggiatori, non si registrano casi autoctoni, ovvero contratti in Italia. L’anno scorso nel nostro Paese sono stati più di 80".

Detto che è più difficile, com’è possibile contagiarsi se non si va all’estero?

"Il vettore che trasmette la Dengue è la zanzara tigre che pungendo un soggetto infetto può trasmettere il virus. Per questo l’Igiene Pubblica effettua la disinfestazione nei pressi della residenza del paziente quando vi è una notifica di Dengue da parte dei sanitari".

Ci sono altri tipi di malattie infettive in aumento in città?

"Sono in aumento i pazienti affetti da Covid-19. La nuova variante Kp3, che sta arrivando dagli Stati Uniti, non è prevalente ma si sta lentamente diffondendo anche in Italia. I casi che arrivano all’attenzione dei sanitari in ospedale sono in netto incremento nelle ultime settimane, ma rimangono poco numerosi. Nei degenti il più delle volte l’infezione si scopre per caso nell’ambito di un ricovero per altri motivi di salute. I sintomi sono spesso lievi, a carico soprattutto delle alte vie respiratorie ma è la fragilità del soggetto che determina il reale rischio. C’è poi un abuso di antibiotici che porterà una serie di problemi sul lungo periodo".

Quali? Cosa intende?

"L’utilizzo inappropriato degli antibiotici è alla base di quella che viene chiamata antibiotico-resistenza che determinerà la pandemia più minacciosa che esista. Si calcola che, se non si inverte questo trend nell’arco 30 anni, le infezioni diventeranno una delle principali cause di morte, raggiungendo il numero di decessi da malattie tumorali. Questo può avvenire perché le terapie potrebbero non essere più efficaci, inoltre, assisteremo a un incremento dei costi per la cura. La tendenza si può però modificare a nostro favore con uno sforzo congiunto, attraverso la corretta informazione".

Qual è il volume delle attività ordinarie del reparto?

"Per quest’anno prevediamo circa 500 ricoveri e 5mila consulenze per pazienti ricoverati tra Forlì e Cesena. Le visite ambulatoriali per i cittadini saranno circa 10mila. Il nostro reparto è anche centro di formazione universitaria per i giovani medici del corso di laurea di Medicina e Chirurgia".